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Covid e ordinanze, Franzese ‘pizzica’ Mastella: “Non ha contezza di ciò che dice e fa”

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“Ho aspettato qualche giorno prima di esprimermi riguardo a questa ordinanza emanata lo scorso 8 maggio – dichiara Mimmo Franzese in una nota stampa – semplicemente perché ciò che dichiara il Primo Cittadino un giorno, potrebbe non essere lo stesso nelle ore o nei giorni successivi. Molta influenza nelle sue decisioni le ha chi Mastella incontra per strada o su Facebook.
Tutti rammentiamo che solo un mese fa il sindaco minacciava lo sciopero della fame se non fossero state varate misure meno restrittive per Benevento; oggi, invece, nel momento in cui il governo parla di misure meno forti e chiusure dopo le 22:00, si dichiara non favorevole.
Moltissime attività sono in ginocchio, nonostante ciò non viene presa assolutamente alcuna iniziativa per consentire di lavorare a chi è fermo da più di un anno. Si potrebbe, infatti, approfittare degli spazi esterni per dare un po’ di respiro a bar, pub, ristoranti: all’aria aperta e con le dovute precauzioni – ci hanno insegnato – i rischi di contagi sono meno accentuati.
Purtroppo, questo problema non riguarda il nostro Primo Cittadino: chi lo osserva da fuori crede che sia una persona lucida; ma io posso assicurare che non è assolutamente così e che non c’è mai stata una visione lucida delle problematiche esistenti che consentisse di fare il bene della città.
Lo scrivente, insieme al gruppo de I Moderati, ha suggerito tempo fa e a più riprese soluzioni concrete per gestire i problemi e le conseguenze che ha provocato la pandemia che stava e sta tuttora distruggendo economicamente e psicologicamente moltissimi cittadini e famiglie sannite. Sicuramente la bella stagione permette a tante attività di sfruttare gli spazi esterni per rimettere in moto ciò che è rimasto per tanto tempo in stand-by, ma purtroppo l’unica cosa che Mastella sta continuando a fare in maniera reiterata è quella di continuare a firmare ordinanze scriteriate.
L’augurio e la speranza per la ripartenza della nostra città sono riposti nel governo, che possa da qui a breve adottare un criterio meno repressivo.
Il Sindaco, purtroppo, a mio avviso non ha contezza di ciò che dice né di ciò che fa. Non ha mai pensato che con le sue azioni e decisioni avrebbe potuto – in minima parte – sostenere le attività dei suoi concittadini, anziché continuare ad annientarle. 
Nella giornata di ieri sono giunte le dimissioni di Rosario Guerra – consigliere da sole due settimane. A questo punto dovrebbero seguire l’esempio di Guerra anche il sindaco e i suoi consiglieri… così da evitare ulteriori pessime figure”.