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Ci sarebbe anche il Pastificio Rummo tra le società finite nel mirino degli inquirenti impegnati a ricostruire i motivi del crack della Banca Popolare di Bari. A riportare la notizia è “Il Sole 24 Ore” in un articolo a firma di Ivan Cimarrusti e Sara Monaci

Il Rummo, in pratica, farebbe parte del gruppo di aziende che “hanno ottenuto prestiti senza meriti di credito”. E proprio queste operazioni, queste “sofferenze”, secondo le indagini, avrebbero mandato in tilt i parametri finanziari dell’istituto.

Tra le società messe sotto la lente dagli inquirenti, oltre che dagli ispettori delle autorità di Vigilanza – si legge da ‘Il Sole’ – ci sono, tra i più noti, Parnasi e Maiora Group, la Roma Global Services degli Angelucci e il pastificio Rummo (per la quale a fine 2016 su 2 milioni di prestito, la banca ipotizzava perdite per quasi un quarto della cifra”).

Il problema delle sofferenze – si legge ancora – viene evidenziato dall’ispezione Bankitalia terminata a novembre 2016. Il documento è al vaglio della procura di Bari. L’esortazione degli ispettori era già allora di “fissare chiari indirizzi nella gestione dei crediti non performing”. Già 3 anni fa, infatti, l’esame di un campione di posizioni creditizie aveva fatto emergere “sofferenze per 1,9 miliardi di euro”.

Da parte sua, la Rummo Spa ha smentito la ricostruzione fornita da “Il Sole 24 Ore”, specificando che “nel contesto della propria ordinaria attività d’impresa si è semplicemente limitata – al pari, peraltro, di numerosissimi altri imprenditori e soggetti privati – ad intrattenere (come intrattiene anche con diverse altre banche) un ordinario rapporto di credito bancario con Banca Popolare di Bari”.

La stessa Rummo, poi, precisa che:

  • è del tutto infondata la tesi che Rummo spa abbia ottenuto prestiti dalla Banca Popolare di Bari senza merito di crediti e/o che essa sia attualmente una società priva di merito creditizio;
  • ad oggi, la Rummo Spa non ha posizioni di debito in sofferenza nei confronti della Banca Popolare di Bari (né di altri istituti di credito) e, come peraltro risulta dall’ultimo bilancio depositato (e disponibile a chiunque), è in bonis ed ha ottenuto risultati di esercizio più che soddisfacenti;
  • alla Rummo Spa non risulta di essere destinataria di indagini e/o di richieste di chiarimento da parte dell’Autorità Giudiziaria e/o dell’Autorità di Vigilanza con riferimento alla vicenda di Banca Popolare di Bari. Anche sotto tale punto di vista, dunque, la notizia risulta errata ed incompleta.