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Benevento – L’amico che si trasforma in nemico. Almeno per novanta minuti. Un classico nel mondo del calcio. Una storia che si ripeterà domenica prossima al “Ciro Vigorito“. Alessio Cragno e il Benevento si ritroveranno nello stadio teatro della storica promozione in serie A del 2017.

Non sarà una prima volta e quel precedente sarebbe meglio lasciarlo da parte visto il momento. L’estremo difensore di Fiesole ha già vissuto l’emozione di tornare nel Sannio. Lo fece la stagione successiva al salto di categoria, nel girone di ritorno anche in quel caso dopo aver saltato la sfida di andata per un problema muscolare. Il Cagliari di Diego Lopez ebbe la meglio sul Benevento di Roberto De Zerbi, due a uno il risultato finale con le reti di Pavoletti e Barella a cancellare l’iniziale vantaggio giallorosso siglato da Brignola. Un punteggio che domenica avvicinerebbe la Strega ad un’amara retrocessione in sere B. La vittoria è l’unica strada possibile per tornare a rivedere la luce e per conquistarla i giallorossi dovranno superare un vecchio amico.

Ne ha percorsa parecchia di strada Cragno dall’esperienza beneventana, arrivando a indossare la maglia azzurra della Nazionale. Aveva 22 anni quando decise di passare in prestito alla società di Oreste Vigorito. Marco Baroni gli affidò i pali della Strega nel torneo cadetto, venendo ricompensato da trenta presenza e ottime prestazioni. Talmente buone che il Cagliari decise di riportarlo a casa facendone il proprio portiere titolare. Un’ascesa costante, tanto che in molti lo ritengono pronto al grande salto e la prossima potrebbe essere la ‘sua’ estate. La concentrazione, per il momento, è tutta sul finale di stagione. La salvezza del Cagliari e un Europeo da conquistare, convincendo Roberto Mancini a far rientrare il suo nome nella lista dei 26 convocati.

Smaltito il covid si è ripreso domenica scorsa la maglia da titolare sfilandola dalle spalle di Vicario. Uno a uno a Napoli e sorpasso ai danni del suo passato effettuato nell’ultimo match prima dello scontro diretto. Al termine della sfida del “Maradona” nessun sentimentalismo, nel calcio non sono consentiti. “Non possiamo rilassarci, domenica si va a Benevento per un altro scontro, non c’è tempo per festeggiare o pensare che sia fatta. Sarà una gara fondamentale e dovremo farci trovare pronti“: ha suonato immediatamente la carica il 26enne estremo difensore. Un avviso ai compagni e un avviso alla sua ex squadra. I tre punti in palio domenica peseranno parecchio e per novanta minuti Cragno e il Benevento dovranno mettere da parte il passato.