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Prima svolta nella crisi politica alla Rocca dei Rettori. Dopo la clamorosa rottura di Capodanno, innescata dallo scontro tra il presidente Antonio Di Maria e quattro consiglieri della sua (ex) maggioranza, lo stesso Di Maria ha riunito questo pomeriggio tutti i capigruppo del parlamentino provinciale. Presenti, oltre a Nino Lombardi, per lo schieramento rimasto al fianco del presidente, anche i due rappresentanti del centrosinistra Renato Lombardi e Pasquale Carofano e ancora Luca Paglia, leader in Consiglio di ‘Gas’, il neonato Gruppo Autonomo per il Sannio. Sorto su iniziativa dei ‘disobbedienti’ della maggioranza.

E sono state due ore di confronto, terminate con l’inizio di quella che potremmo definire la nuova fase della Provincia di Benevento. Di fatto, preso atto che una maggioranza politica alla Rocca non c’è più, Di Maria ha chiesto ai capigruppo l’avvio di un percorso condiviso tra Presidenza e Consiglio.

Una condivisione di metodo, prima ancora che di merito, considerato che da oggi in poi, prima ancora che giungere in Consiglio, le proposte di delibera saranno discusse e vagliate in riunioni preparatorie che vedranno la partecipazione della parte politica e (quando necessario) tecnica.

Come ulteriore segnale distensivo, Di Maria ha accolto la richiesta, avanzata proprio da Paglia, di rinviare a martedì prossimo l’incontro precedentemente convocato per domani e avente ad oggetto le questioni rimaste irrisolte dopo l’ultima seduta di Consiglio e la predisposizione del documento contabile di bilancio.

Soddisfatto, per l’esito della riunione, lo stesso Paglia: “Otteniamo quello che chiedevamo, un cambio di metodo nella gestione della Provincia. E’ vero che la riforma Delrio attribuisce al Presidente un ruolo assolutamente centrale, ma diciamo che Di Maria nell’interpretare lo spirito della norma ha esagerato un po’. Perché comunque il Consiglio esiste e non può essere ignorato. Altrimenti il rischio ‘papocchio’, come accaduto di recente, è dietro l’angolo”.

In questi giorni ho letto e ascoltato tante inesattezze – aggiunge Paglia. Si è scritto che il nostro comportamento avrebbe determinato la bocciatura di provvedimenti essenziali per il territorio. Non è così. Pensiamo a Pantano, ad esempio. Il presidente del comitato Varricchio mi ha telefonato per dirmi proprio che l’intervento proposto al Consiglio non era stato concertato con loro. In pratica, ha mosso lo stesso appunto nostro. Sottolineo questo dato anche per chi, come il coordinatore di Forza Italia Domenico Mauro, ha pensato bene di dire la sua senza approfondire le questioni. Una mancanza grave per un dirigente provinciale di un partito, soprattutto se di centrodestra, considerato che siamo della stessa area politica”.

Ma a commentare positivamente l’esito della riunione è anche Renato Lombardi, capogruppo del Partito Democratico.

“Intendo anzitutto ringraziare il Presidente della Provincia, Antonio Di Maria, per aver convocato, nella giornata di oggi, un incontro politico tra i Gruppi presenti nell’aula consiliare della Rocca dei Rettori.

Il Partito Democratico, solo qualche giorno fa, per il tramite del suo Segretario politico, aveva avanzato la necessità di prendere atto della deflagrazione della maggioranza emersa dalle elezioni provinciali dello scorso marzo.

Tale presa d’atto rappresentava e rappresenta la precondizione per procedere nella direzione di un “ravvedimento metodologico” che desse centralità al Confronto nell’assoluta pari dignità dei protagonisti.

Una pari dignità da inverare, con chiarezza di intenti, nella definizione delle priorità del territorio e nella programmazione delle azioni coerenti con tali priorità.

La riunione di oggi, preso atto del “nuovo scenario politico determinatosi in Consiglio Provinciale”, ha rappresentato un passo deciso nella direzione auspicata dal Partito Democratico.

Con pari dignità, spirito inclusivo e chiarezza dei ruoli, il Partito Democratico e i suoi Rappresentanti sapranno responsabilmente agire  nell’esclusivo interesse del Sannio e di tutti i Cittadini Sanniti”.