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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Città Verde sul crollo della quercia in via Meomartini.

L’allarme era stato lanciato in tutte le salse e in tutte le lingue anche a mezzo  stampa da almeno due anni. Ci si aspettava che potesse succedere quello che poi è successo: la caduta di quella quercia in via Meomartini. Fortunatamente nessuno si è fatto male, solo danni alle cose coinvolte dalla caduta della pianta. Trattasi di una quercia caduta, in quanto il tronco si è spaccato a livello di colletto sotto l’azione del semplice proprio peso. Nessun fenomeno meteo estremo, quindi, se si esclude il caldo e la temperatura elevata. A determinare il crollo è stata la struttura lignea del tronco alla propria base profondamente ammalorata e in parte marcia e che risulta letteralmente inghiottita e soffocata da una spessa stratificazione di cemento e di asfalto prodotta da vari interventi di sistemazione selvaggia viaria  fatta negli anni passati. In botanica, gli alberi si possono rappresentare  formati da due parti: la parte ipogea sotto terra fatta di radici adatta al rapporto “chimico“ con il terreno in una vera fusione vitale e la parte epigea- quella che vediamo-fuori terra fatta di tronco, rami  e foglie. La parte epigea è priva di protezione “chimica” se viene sepolta dal terreno o peggio da cemento e asfalto sistemati a ridosso del tronco. Il  cemento e l’asfalto hanno attaccato e ammalorato irreversibilmente  il tronco della quercia sepolto e a contatto impedendo, nel contempo, ossigenazione e irrigazione alle sottostanti radici.  La quercia già nell’agosto dell’anno scorso manifestò la sua sofferenza ingiallendo in piena estate tutto il proprio fogliame e  cittadini attenti al verde della città lanciarono il  loro allarme anche a mezzo  stampa. E noi stessi dei movimenti lanciammo  l’allarme. Attendevano un intervento di salvaguardia della pianta. Se lo slargo è di un privato i proprietari cosa hanno fatto?  Hanno fatto il loro dovere chiamando un esperto o un perito? Questo non e stato fatto per incuria? O per irresponsabilità? Cosa diversa è per viale Atlantici.. Sul viale hanno lavorato decine di tecnici specializzati per  mesi e sono state monitorate le piante da tagliare e quelle da curare in modo serio e scientifico per metterlo in sicurezza. Intanto servono fondi per fare un censimento serio per un monitoraggio di tutto il patrimonio arboreo cittadino.  L’Assessore al verde deve essere messo in condizione di lavorare. Mastella ha questa volontà? Mastella ha questa volontà? Cosa è stato messo sul tavolo per la manutenzione del verde di tutta la città? Con le toppe non si va da nessuna parte, gli appalti dei manutentori sono scaduti e tutto il verde è di fatto abbandonato per mancanza di fondi. Con l’assessore Rosa,  per onestà, vi è stato un cambio di mentalità e di dinamismo, lo si metta in condizioni di produrre e di operare in modo concreto… Il Sindaco ha questa volontà? Il  Sindaco  intanto naviga a vista bendato e senza un progetto chiaro.  Facciamo le persone serie, diamo  i fondi all’Assessorato al verde e allora si che Rosa potrà vincere la sua corsa. Per il bene e la salute di una  comunità e dei suoi  cittadini, il verde di una città si controlla, si cura e , se necessario , su valutazione e indicazione dei professionisti esperti e non di altri, si  procede immediatamente con l’abbattimento dell’albero malato e pericoloso  tenendo alta l’asticella delle risorse necessarie per cure e tagli”.