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“La droga poteva essere occultata da chiunque, dato che l’auto su cui viaggiava non era la sua.  Non c’erano i presupposti necessari previsti dalla legge per l’arresto in flagranza. Non vi era la certezza che la sostanza stupefacente, occultata sotto la leva del cambio fosse del Cerulo”. Con queste motivazioni il gip Loredana Camerlengo ha disposto la scarcerazione di Angelo Rocco Cerulo, 30enne di Foglianise, arrestato martedì 2 gennaio dai carabinieri della Compagnia di Vitulano, in seguito al ritrovamento di circa 5 grammi di cocaina e 1.400 euro in contanti. L’investigazione difensiva, dell’avvocato Giancarlo Caporaso, ha individuato elementi di prova a favore del proprio assistito. Infatti, “la somma era del fratello, ovvero l’incasso settimanale dell’attività commerciale del salone di parrucchiere, che ogni giorno alle ore 17:00 consegna per farla depositare”.
Quindi a seguito delle dichiarazioni rese in udienza dal signor Cerulo, il gip non ha convalidato l’arresto e ha rimesso immediatamente in libertà l’indagato, revocandolo immediatamente dagli arresti domiciliari. Il giudice ha ritenuto che “non possono ritenersi sussistenti, allo stato degli atti, i gravi indizi di colpevolezza ne esigenze cautelari a carico del 30enne”. Cerulo è così ritornato libero, senza alcun vincolo, senza alcuna prescrizione da rispettare.