Benevento – Quello degli eSports è un mondo in continua evoluzione. L’attenzione degli appassionati di calcio, specialmente in questo periodo di emergenza, si è progressivamente spostata dal campo reale a quello virtuale. Non solo i tifosi, ma anche tanti calciatori si stanno cimentando in tornei sulle varie piattaforme, ottenendo in alcuni casi risultati straordinari quanto inattesi. Tra questi figura anche un ex giallorosso, il centrocampista del Modena Guido Davì, palermitano classe ’90 che vestì la maglia del Benevento nella stagione 2012/2013 collezionando 33 presenze nel Sannio tra il 2012 e il 2014.
Grande appassionato di videogiochi, Davì è riuscito a piazzarsi al secondo posto nella classifica mondiale dell’ultima weekend league di Ultimate Team in Fifa 20, una competizione settimanale riservata ai migliori players del mondo. La competizione online è in programma dal venerdì alla domenica, vi si accede solo se dal lunedì al giovedì si è stati in grado di totalizzare un determinato punteggio per staccare il pass che vale la qualificazione. Nel weekend ogni player gioca 30 partite, al termine delle quali viene stilata la classifica mondiale che interessa milioni di giocatori.
Davì ha raccontato la sua esperienza ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “E’ una competizione difficile perché ogni volta che vinci una partita il livello di difficoltà aumenta ed è quindi inevitabile affrontare giocatori professionisti”, ha detto l’ex Benevento. Sta di fatto che l’unico a superarlo nei punteggi è stato HashtagTom, che è il player ufficiale del team eSports del Manchester City. Entrambi hanno ottenuto 30 vittorie su 30, ma le statistiche hanno premiato l’avversario.
Con certi numeri viene naturale pensare a un futuro nel comparto: “Questo momento difficile ha aumentato la visibilità del mondo eSports, spero che il movimento possa crescere ancpora negli anni. Rispetto ad altri paesi europei l’Italia è ancora un po’ indietro. Io sono seguito da un’agenzia che si chiama Pro2Be Esports, la prima agenzia italiana del settore. E’ un mondo che mi affascina, tante squadre professionistiche hanno il loro team, far parte di uno di questi potrebbe essere una possibilità per il futuro, quando avrò lasciato il calcio giocato”.
