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Benevento – “Sono 35 milioni di investimenti per le strutture, il nuovo Pronto Soccorso che apre a fine aprile e la Medicina Nucleare e la Radioterapia“: questi sono i traguardi che Renato Pizzuti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento, ha rivendicato per la sua azione di governo del più importante Ospedale del Sannio. Nessuna polemica politica, sebbene la voglia di farla era tanta, da parte del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento, che ha convocato una conferenza stampa per ribattere a quelle che ha definito “falsità” e “strumentalizzazioni” circa i servizi erogati dal nosocomio, addossandone però la responsabilità solo alla stampa ed evitando accuratamente di rispondere alle accuse formulate sia dalla Associazione “IoxBenevento” del presidente Giuseppe Schipani (LEGGI QUI) che dal Sindaco del capoluogo, Clemente Mastella, e dalla senatrice Sandra Lonardo.

Il Direttore Pizzuti ha invece rivendicato con fermezza ed orgoglio quelli che ha definito i risultati da lui raggiunti in due anni e mezzo di gestione del “Rummo”, sciorinando cifre e dati che dipingerebbero un quadro assai diverso rispetto al comune sentire circa le inefficienze e le carenze del nosocomio. Quanto alla vicenda del “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”, l’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti che è tutt’uno nel Piano Ospedaliero con il “Rummo” e che rischia di fatto la chiusura, Pizzuti è stato invece assai diplomatico. Il Direttore non ha voluto rispondere direttamente alle accuse ed alle polemiche scatenatesi in questi ultimi giorni, anche a seguito dello sciopero della fame avviato da alcune dimostranti, alle parole del Vescovo di Cerreto Sannita – Sant’Agata de’ Goti, alle manifestazioni di piazza, e alla stessa conclusione del Consiglio Comunale del centro saticulano di sabato scorso.

Pizzuti, evitando qualsiasi riferimento alle persone, ha confermato la visita nel Sannio in settimana del Presidente della Regione Campania e Commissario straordinario di Governo per la Sanità, Vincenzo De Luca, al fine di fare definitivamente chiarezza su tutta la questione del presunto smantellamento. Il Direttore ha però voluto rimarcare con forza che se il Reparto di Ortopedia del nosocomio di Sant’Agata de’ Goti riaprirà è per suo merito ed impegno. “Mi dispiace moltissimo per quelle persone che hanno deciso di avviare nuovamente lo sciopero della fame. Sono disponibile ad incontrarle e rassicurarle – ha detto – sono però convinto che la venuta del Presidente De Luca nel Sannio costituirà un momento decisivo per il futuro dell’Ospedale“.

Pizzuti ha poi ricordato che per la vicenda del Piano Ospedaliero ha predisposto in questi due anni e mezzo per quattro diversi Decreti per dare corso alla ristrutturazione dei servizi. Quanto al “Rummo”, il Direttore ha ricordato ai giornalisti presenti che sotto la sua Direzione l’Ospedale ha avviato l’acquisto di macchine ed attrezzature diagnostiche per 6,5 milioni di Euro per sostituire quelle precedenti che erano vetuste e per le quali non veniva effettuata la manutenzione ordinaria addirittura dal 2006.

Pizzuti ha quindi sottolineato che sono in corso di spesa ben 35 milioni di Euro per investimenti infrastrutturali. In tale contesto, ha dichiarato Pizzuti si inserisce l’apertura entro fine mese del nuovo Pronto Soccorso che viene collocato nel Padiglione “San Pio”. Pizzuti ha peraltro detto che la Medicina Nucleare e la Radioterapia sono ormai una realtà al “Rummo” e si stratta di postazioni di servizi diagnostici che prima non c’erano. Il Direttore ha anche voluto rassicurare circa la presenza delle risorse umane: innanzitutto ha ricordato che negli ultimi tempi sono stati assunti 114 dipendenti ed altri 56 prenderanno servizio quanto prima. “Non è vero che c’è stata una fuga dei Primari per chissà quali ragioni: devo registrare il fatto di esempi come Catapano che ha voluto avvicinarsi a casa sua; mentre altri due Primari hanno scelto di operare in strutture private evidentemente per guadagnare di più rispetto agli stipendi pubblici“. In sostanza, il Direttore ha voluto precisare che sotto la sua gestione le assunzioni sono quadruplicate e che le criticità lamentate sugli organici ai livelli medici sono dovute esclusivamente alla gestione deficitaria che le politiche nazionali sulla sanità hanno imposto in tutto il comparto ed in tutti gli angoli dello Stivale, soprattutto per il blocco del turn over.
 
Ne è prova la vicenda della carenza del personale medico anestesista, indispensabile per la Sala Operatoria. Pizzuti ha detto: “Nel 2016 sono stati assunti 4 anestesisti e ne sono usciti 2; nel 2017 ne entrano 6 e ne escono 2; negli anni 2018/2019 ne entrano 13 e ne escono 17″. Il problema è ben noto a tutti gli organi di stampa tanto è vero che sono frequenti le cronache di richiamo in servizio di personale medico già in pensione per poter far fronte alle emergenze nei vari Reparti degli ospedali italiani. Pizzuti ha avvertito che il problema è presente anche all’Ospedale Rummo visto che il personale ha un’anzianità di servizio prossima ai 55 anni e dunque, per effetto del cosiddetto provvedimento governativo di “Quota 100” si apriranno a breve nuovi vuoti della dotazione organica. Comunque, ha chiosato Pizzuti, i posti vacanti possono essere coperti a legislazione vigente.
 
Pizzuti ha infine contestato, a conferenza stampa ormai chiusa, ai giornalisti di fornire alla opinione pubblica un quadro non veritiero della situazione del “Rummo”, affermando a favole mediatica  “Hanno danneggiato l’immagine dell’ospedale. Il mio compito è stato effettuare un servizio adeguato e di qualità alla città“.
Sul suo futuro attendendo le decisioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il direttore interpellato dalla stampa ha detto: “Io non ho ambizioni per andare altrove. Quello che deciderà De luca farò. Mi farebbe molto piacere restare qui”. Sulle liste di attesa ha rassicurato: “I tempi sono critici ma tra i migliori della regione Campania”.