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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Ambner De Iapinis, presidente del Movimento “Benevento città verde” ed ex amministratore della Città di Benevento.

“Si poteva evitare il crollo dei rami che hanno danneggiato le auto in sosta di via Calandra. Il Comune era stato avvisato del pericolo, in tempi non sospetti e da persone autorevoli. Era stato avvisato, e più volte, non da un passante, ma dal Preside di un Istituto scolastico, che aveva lanciato l’allarme in modo chiaro ed inequivocabile.

Il Preside scriveva: “Se si tratti di rischio teorico o di minaccia concreta, lo potranno stabilire solo le verifiche dei tecnici. Quelle che da giorni i vertici del liceo hanno chiesto ufficialmente al Comune, senza riceverne, almeno al momento, risposta.”.

Ancora: “Lunedì mattina il dirigente dell’Istituto superiore spedisce a Palazzo Mosti la richiesta di un sopralluogo urgente, finalizzato a un’”accurata valutazione del livello di vulnerabilità degli alberi che vegetano lungo il marciapiede di via Nicola Calandra.””.

Ancora, il dirigente scriveva: “All’epoca segnalammo tutte le criticità legate alla presenza incombente di rami sulle aree affollate ogni giorno da tantissimi ragazzi. Da parte del Comune non ci sono state rese note visure di alcun genere, nemmeno in merito ai risultati di eventuali verifiche condotte sul posto.”.

Questo pubblicava il quotidiano Il Mattino il 12 ottobre 2018, come da nostro archivio, che alleghiamo per la redazione.

Pertanto, chiediamo ai dirigenti del Comune:

  • Avete fatto mai verifiche alla via Calandra (verifiche che fonti autorevoli smentirebbero)? Se sì, quando le avete fatte? Avete agli atti (e protocollati) i verbali dei controlli, con prove documentali, eventualmente effettuati dopo le segnalazioni di pericolo?
  • Avete mai eseguito un monitoraggio, un censimento, dei circa 100 alberi di via Calandra, via Flora e via Nicola Sala? Ebbene, se ci sono i documenti, mostrateli.
  • Perché continuate ossessivamente a perseguitare i pini secolari del viale degli Atlantici, laddove vi è stato l’epicentro del quasi-uragano e non è caduta una foglia? Con la delibera n. 41 del marzo 2020, li volevate tagliare tutti (circa 350 alberi), nessuno escluso; avreste sconvolto tutto l’ecosistema della parte alta della città.

Ebbene, mostrate i documenti, la città attende una risposta”.