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Vitulano (Bn) –  A 10 minuti dal termine del primo tempo, la stagione di Tommaso De Maria si è conclusa. E per la bandiera del Vitulano, 38 anni compiuti, vittima di un grave infortunio, anche la carriera è a rischio. “Tutto il popolo Neroverde è vicino al nostro capitano Tommaso De Maria dopo il brutto infortunio di ieri! Sei l’esempio per tanti che indossano e indosseranno questa maglia, forza Guerriero fatti forza e supera pure questa!”. E’ il messaggio di vicinanza espresso dalla società del Vitulano nei confronti dell’esperto calciatore neroverde.

La domenica drammatica di De Maria inizia al 39′ del primo tempo di Falciano-Vitulano: mentre corre, un avversario lo affronta in tackle da dietro e nella caduta il piede destro rimane piantato nel terreno con la caviglia che va in ipertorsione. Gelo e preoccupazione, dalla faccia del capitano neroverde si capisce subito che si tratta di qualcosa di grave. Mani nei capelli, per una diagnosi che anche il più inesperto dei medici avrebbe stilato in un secondo: frattura di tibia e perone. Disperazione generale, qualche compagno ha le lacrime agli occhi, il mister gli mette una mano sulla fronte per una carezza, come farebbe un padre con il proprio figlio. Il più lucido era proprio Tommaso, nonostante quegli occhi spaventati a causa di una gamba dolorante. Un infortunio del genere per un giocatore che, a 38 anni, ha fatto della sua integrità fisica e dell’atletismo le basi principali per continuare a giocare, potrebbe irrimediabilmente porre la parola fine alla propria carriera. Tanti i messaggi arrivati, a partire dai compagni di squadra e dal presidente Maurizio De Filippo: “Un esempio per tutti. Il mio punto di partenza nel campo e nello spogliatoio. Ti auguro una guarigione veloce Tommy. Ti ripeto quello che ti ho detto un anno fa, il Vitulano ha bisogno di te! Ti aspettiamo guerriero”.  Anche Antonio Palmieri, partner difensivo di De Maria fa sentire il suo affetto al capitano: “Compagno di mille battaglie, mancherai lì dietro, mancherà il tuo abbraccio all’inizio di ogni gara, mancherà la calma che mi trasmetti nei due minuti di sclero, mancherà vedere la voglia, la grinta e la cattiveria che ci metti su ogni pallone ma sappi che per te non è ancora finito nulla… hai ancora tanto da dare sei un guerriero e i guerrieri come te non mollano anzi ‘cadono’ ma poi si ‘rialzano’. Io ti aspetto“.