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Benevento – Roberto De Zerbi è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara di campionato tra il Benevento e il Verona. Il tecnico bresciano ha commentato la prestazione dei giallorossi contro gli scaligeri. Diversi i temi toccati rispondendo alle domande degli organi di informazione.

Prestazione – Vedere la partita mi fa rabbia, aumentano i rimpianti per quello che avremmo dovuto fare. Non è una partita isolata questa, ne abbiamo fatte diverse così. A volte per poca attenzione, poca lucidità i risultati non sono stati come quello di quest’oggi. Col Cagliari potevamo vincere tre a zero, prendendo il primo tiro in porta al 91’. 

Mentalità – Non siamo più liberi rispetto a un mese e mezzo fa. A forza di sbagliare sulle stesse cose siamo cresciuti e migliorati. Iemmello e Daibiatè hanno fatto una buonissima partita, Djuricic sta crescendo a dismisura, Djimsiti e Tosca hanno trovato l’intesa giusta, Venuti ha fatto una grande partita come Viola e Del Pinto. Non è una sorpresa questa partita, ne ho valutate altre cose. Nei primi e negli ultimi sedici metri si risolvevano in favore degli altri con troppa facilità.

Letizia e Diabatè – Letizia stava più alto perchè abbiamo alternato la difesa a tre con quella a quattro. Questo dimostra la bravura e la capacità dei giocatori di adattarsi a diverse situazioni tattiche. Sia Diabatè che Iemmello mi dicevano di sentirsi bene, volevo inserire Guilherme e ho chiesto. Vorrei che tutti mi dicessero di voler giocare, come ha fatto l’altro ieri Del Pinto. Non soffro la personalità dei calciatori, ne vorrei venticinque così tanto le scelte e le responsabilità me le assumo tutte.

Juventus – Non andrà affrontata con spensieratezza ma con maggiore entusiasmo. Questa vittoria deve far aumentare la rabbia di quello che poteva essere e non è stato. C’era entusiasmo intorno a noi, sembrava ci sentissimo giocando l’Europa League. Con le nostre armi, poche ma importanti, proveremo a fare risultato. Nel calcio si parte zero a zero, la Juventus ha pareggiato a Ferrara e noi dovremo avere l’ambizione e la speranza di fare punti. Non siamo ancora retrocessi, ci devono essere la speranza e il sogno di potercela fare. 

Ritiro – Per la prima volta abbiamo visto Juventus-Real Madrid con lo staff tecnico e sette, otto giocatori. Il ritiro, al di là del risultato, può essere servito. Probabilmente è tardi per l’obiettivo finale ma non per salvare la dignità e l’orgoglio. Alla squadra, a parte i dieci minuti finali con la Lazio, non posso rimproverare nulla.

Futuro – Sto riflettendo su tutto quando ho tempo perché sono immerso nel campionato. Sto riflettendo su tante cose perchè trovare la qualità di uomini che ho trovato in questa società è difficile trovarla da altre parti. Tutte le riflessioni sul futuro non è il momento di farle.

Volpicelli – E’ un giocatore che a me piace molto, il prototipo del giocatore ideale per me. 

Infortunati – Memushaj e Parigini sono out per sabato, Sagna non era disponibile ma l’ho voluto portare lo stesso in panchina perchè è importante per noi. Sandro rientra con la Juventus, era presto per farlo giocare tre partite in sette giorni. Sabato, dopo la partita, è venuto a chiedermi di giocare e questi sono i calciatori che vorrei sempre allenare. Come molti altri, come Letizia che aveva preso una botta a Roma e mi ha fatto capire di voler giocare.