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Benevento – La gioia del primo punto in serie A, fermando il Milan al “Vigorito“, è stata macchiata in settimana dalle notizie arrivate da Foggia. Roberto De Zerbi, tecnico del Benevento, è stato accusato di aver ricevuto pagamenti in nero ai tempi del periodo in rossonero. Una vicenda che l’allenatore giallorosso preferisce mettere da parte, concentrandosi piuttosto sulle possibilità di salvezza della sua squadra. E’ il messaggio che lo stesso De Zerbi fa pervenire attraverso le colonne de La Gazzetta dello Sport, in un’intervista realizzata da Luca Bianchin e della quale vi offriamo alcuni passaggi.

Milan – «Come atteggiamento eravamo superiori. Abbiamo tirato di più, avuto più palle gol. Ho visto alcune partite della Primavera di Gattuso e ho scelto Cataldi play: è molto pulito nelle giocate, speravo avrebbe sbagliato poco. È andata bene. Poi ho puntato su Memushaj e Chisbah per mandarli in pressione su Musacchio e Romagnoli. Ho provato ad avere il possesso: alle squadre forti dà fastidio non avere la palla».

Salvezza – «Facendo come il Crotone, per me Nicola è stato l’allenatore migliore dell’ultima Serie A. Lo dico sempre, siamo “sotto il giornale”: così staccati che sarebbe ridicolo festeggiare il primo punto. Però spero di vedere sempre cattiveria, coraggio e gusto di divertirsi. Così avremmo una chance».

Vigorito e Brignoli – «Il presidente è una gran persona. Brignoli può sembrare un incosciente ma vale il contrario: è molto sensibile, a volte si fa troppe domande».

Maestri – «Guardiola e Bielsa sono due maestri. Pep ha reso tedesco il suo calcio al Bayern e inglese al City. È un genio, mentre Bielsa è più scientifico. Cataloga gli smarcamenti e i dribbling…».

Verratti e Balotelli – «Verratti è un palleggiatore, ha intuizioni. Se uno non vuole Verratti, ha un problema. Balotelli al Palermo, un anno fa, abbiamo provato a prenderlo sul serio. Mai riusciti».