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E le promesse mancate? A fine anno si sprecano le conferenze stampa dei politici. Tra un brindisi e l’altro, ognuno prova a tirare l’acqua al proprio mulino. Un microfono e via. Prima l’elenco delle “cose fatte”, poi quello – solitamente più sostanzioso – delle “buone intenzioni”.

Un appuntamento tradizionale come la cena del 31. Noi di Anteprima24, come giusto, abbiamo ascoltato tutti. Ma ora tocca a noi parlare, fare un bilancio. Quello, per l’appunto, delle promesse mancate.

Diciamolo subito: di proclami e annunci, in 365 giorni, ne abbiamo registrati tanti. Ma veramente tanti. E molti sono finiti nel dimenticatoio. Della serie: la sparo grossa, chi vuoi se lo ricordi? Noi.

In questi giorni abbiamo ripercorso il 2018 attraverso la lettura dei nostri articoli. Alla ricerca del flop dell’anno. Di quella comunicazione che sarebbe stato davvero meglio non fare. E considerato l’imbarazzo della scelta, siamo andati sul sicuro.

Il premio va all’opera più annunciata dell’ultimo decennio: la Telesina. A ritirare il trofeo, non ce ne voglia, il deputato del Pd – all’epoca dei fatti sottosegretario alle Infrastrutture – Umberto Del Basso De Caro.

Rileggere il suo vecchio virgolettato, sul punto, è da brividi. “Il 2018 sarà l’anno della prima pietra per la Telesina. E questa è oramai una certezza fuori da ogni discussione”.

Ispe dixit. Della “prima pietra”, ovviamente, non vi è traccia. Sorpresi? Per nulla. Con le elezioni alle porte, già all’epoca quelle dichiarazioni sapevano tanto di boutade elettorale. Certo, le procedure amministrative camminano al ritmo di un bradipo e passi in avanti, comunque, si sono registrati. Ma un annuncio così inutilmente roboante merita, eccome se lo merita, la giusta censura. Che il Pd non abbia pagato proprio questo atteggiamento? Probabilmente sì.

La distanza tra il detto e il fatto è stata percepita chiaramente dagli elettori. La prima pietra della Telesina non c’è stata e Iddio sa quando la vedremo. Così come non c’è stato un adeguato e veloce ristoro dei danni dell’alluvione, per dirne un’altra. Per la verità, di “fatto”, dal vecchio governo di cui De Caro era autorevole esponente, non ricordiamo nulla. Abbiamo memoria, invece, di miliardi e miliardi di euro destinati al Sannio. “Come mai successo prima”, per evocare un altro virgolettato dell’esponente Pd.

Ma perché: poi, è successo?