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‘’Il Patto di Stabilità Interno ha reso gli Enti Locali il Bancomat dello Stato. Nonostante la sua vigenza, il debito pubblico Italiano è aumentato e non in maniera relativa bensì in valore assoluto. Il che vuol dire che gli obiettivi posti alla base di questa scellerata scelta, non sono stati raggiunti’’.

Così Nunzia De Girolamo, parlamentare di Forza Italia, in una nota stampa.

‘’Ricordo che l’obiettivo del Patto di Stabilità Interno  – prosegue la De Girolamo – è quello di contribuire alla riduzione dell’indebitamento pubblico. Guardando con attenzione i risultati certificati dall’ISTAT in questi anni, esso si è trasformato in un vero e proprio strumento oppressivo per le azioni amministrative degli Enti Locali. Le conseguenze, di tutto ciò, sono sotto gli occhi di tutti: strade cittadine abbandonate a sé, servizi pubblici inefficienti, opere pubbliche finanziate solo tramite fondi Europei, impossibilità per gli amministratori locali di avviare politiche sociali con l’obiettivo di attutire i duri colpi inferti dalla crisi sulle famiglie italiane.   Insomma, a causa del Patto di Stabilità Interno, – incalza ancora la deputata forzista – i Comuni sono diventati dei meri uffici amministrativi che sbrigano solo l’ordinario ed il ruolo degli amministratori locali è stato declassato a semplice funzionario. C’e da chiedersi, in queste condizioni, chi è disposto a impiegare il proprio tempo per amministrare i tantissimi Comuni del nostro Paese. Quando un’amministrazione comunale non può, per le limitazioni che ne conseguono, intraprendere azioni concrete sul proprio territorio, credo si perda anche il senso dell’impegno amministrativo stesso”.

“Che ci sia bisogno di mettere sotto controllo la spesa pubblica,- prosegue Nunzia De Girolamo –  sia Statale che locale, è fuori dubbio. Bene anche la necessità, in un sistema economico liberale, che si imponga come obiettivo quello del pareggio di Bilancio. Credo però sia necessario rivedere l’impianto del Patto di Stabilità Interno al fine di premiare quegli Enti Locali, e posso garantire che ne sono tanti, che hanno accumulato avanzo di amministrazione, quindi hanno soldi a disposizione, e che oggi si trovano impossibilitati a spenderli. E’ doveroso modificare quella parte del Patto che non prevede l’utilizzo di fondi liberi accumulati nel passato come un’entrata libera e di cassa o quanto meno proporrò di non considerare ai fini del Patto le spese in conto investimento pagate con gli avanzi di amministrazione accumulati nel passato. Almeno, così,  – Conclude la deputata di Forza Italia – riusciremo a trovare una parte di quei 40 miliardi necessari per ammodernare, ad esempio,  il nostro sistema viario locale’’.