- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Iniziano le procedure per l’indizione della gara ad evidenza pubblica che si concluderà con l’affidamento in concessione sia dello stadio “Ciro Vigorito” che dell’adiacente campo sportivo “Carmelo Imbrani” (ex Antistadio Santa Colomba).

Questo il senso della delibera approvata oggi dalla giunta Mastella. Quanto al pregresso, all’annoso contraddittorio ancora in corso tra palazzo Mosti e la società giallorossa, l’obiettivo è giungere a “un componimento bonario della controversia mediante eventuale predisposizione di atto di definizione stragiudiziale disciplinante i reciproci rapporti giuridici ed economici, d’accordo con il Benevento Calcio come concordato per le vie brevi”.

Tornando all’affidamento di stadio e antistadio, la strada – obbligata – è quella della gara ad evidenza pubblica. A predisporre il tutto saranno gli uffici tecnici di palazzo Mosti il cui lavoro passerà poi al vaglio del Consiglio Comunale, organismo sovrano in materia. Ma la delibera approvata oggi fissa anche dei paletti a cui i tecnici dovranno attenersi.

Nello specifico, lo schema di gara dovrà contenere:

  1. la previsione di un canone concessorio calcolato sulla base delle valutazioni di mercato secondo le risultanze della perizia commissionata a tecnico esterno da parte del Settore OO.PP;
  2. l’intestazione delle utenze con relativo onere a carico del concessionario;
  3. la previsione di una durata non inferiore ad anni 15;
  4. la previsione che competeranno al concessionario, oltre agli oneri per la manutenzione ordinaria tutti i necessari interventi di ammodernamento e adeguamento dell’impianto ai sensi delle nuove normative federali relative al calcio professionistico;
  5. la previsione che saranno a carico del Comune di Benevento gli oneri per la manutenzione straordinaria qualificabile come rilevante intervento sulla parte strutturale dell’impianto.

Evidentemente, trattandosi di gara pubblica, alla stessa potranno partecipare anche altre soggetti interessati alla gestione dei due impianti. Ma si tratta di una ipotesi di scuola. Immaginare un esito diverso da quello auspicato da tutte le parti in campo – società, comune, tifosi – è operazione al limite della fantascienza.

La sensazione, dunque, è che l’iniziativa assunta oggi dalla giunta Mastella possa sbloccare, si spera una volta e per tutte, l’impasse venutosi a creare con il trascorrere del tempo. Giusto dunque parlare di prima e importante schiarita.

Quanto ai tempi, la risoluzione della problematica è considerata dall’esecutivo di palazzo Mosti “obiettivo strategico”. E dunque, una volta giunta la perizia (affidata a un tecnico esterno) che determinerà l’importo del canone per la gestione degli impianti, al settore Lavori Pubblici resteranno quindici giorni di tempo (al massimo) per completare lo schema di concessione.