- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

di Fiorella Viola

Benevento –  Il cadavere ancora caldo è li in una sala mortuaria e la chiamata parte veloce. Il telefono squilla ma non è per avvertire le pompe funebri nè i parenti stretti. È per dare il via libera all’occupazione della casa di edilizia popolare in cui la persona, appena morta, viveva.

Il piano scatta: una famiglia con bambini, un disabile o una donna incinta aspettano sull’uscio, la porta viene forzata, la serratura cambiata e il gioco è fatto. È così che funziona a Benevento come altrove in Italia. Dietro le occupazioni abusive delle case di edilizia popolare c’è un vero e proprio business della malavita.

Ci sono liste d’attesa proprio come quelle dell’Iacp. E in quella lista c’era anche la casa del professore Lorenzo Vessichelli, apprezzato e stimato docente di Benevento, uomo di grande cultura che negli anni aveva più volte sollecitato i cittadini di Benevento e le sue istituzioni a non lasciar morire la nostra città, denunciando a gran voce il degrado, l’incuria e l’immobilismo di un’intera collettività, morto durante la nottata di ieri all’ospedale “Fatebenefratelli”.

La sua casa nelle ore immediatamente successive alla dipartita è stata occupata da un donna incinta. Prima che a lui era toccato a centinaia di altre persone.  Ad un povero uomo morto suicida, a due nonnine sole e a tanti tanti altri anziani. In quei casi però l’indignazione non era stata molta. Infatti anche un’altra abitazione, oltre a quella del professore, stanotte è stata prontamente occupata. Il professor Vessichelli era una persona nota e questo ha portato alla ribalta un fenomeno che a Benevento esiste da anni. Intanto oggi si indignano per i libri, i dischi e le poesie di Vessichelli che gli abusivi avranno lasciato alla meno peggio dietro quella porta sbarrata con la serratura nuova di zecca, pochi sanno delle chincaglierie di nonna Rosina o della collezione di cappelli e bastoni di zio Giacomo. Ma che la città si interroghi oggi, anche se solo oggi, è merito del professor Vessichelli, un uomo di cultura che ha aperto gli occhi agli uomini su uno scempio che è diventato parte della cultura di questa città.