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Roberto De Zerbi non dimentica Benevento e lancia messaggi d’amore: “Non so se le nostre strade si incroceranno di nuovo, ma è un club che resterà per sempre nel mio cuore”. Così l’allenatore del Sassuolo alla vigilia del match con i giallorossi in programma domani sera al Mapei Stadium. Di seguito le sue dichiarazioni in conferenza: 

Pareggio di Roma – “Non è sottovalutato il pareggio di Roma. La partita va divisa in due parti, perché in undici contro undici abbiamo fatto benissimo e avremmo meritato anche di passare in vantaggio. Dopo l’espulsione (di Pedro ndr.) però non mi è piaciuta la squadra, pensavamo di poter fare qualcosa in più e ci è riuscito male”. 

Errori – “Tante cose sono state fatte bene ma a me piace concentrarmi su ciò che si è fatto male e che si può dunque migliorare. Abbiamo molti giocatori fuori, altri che non sono in una condizione ottimale. La qualità del gioco al momento non è altissima, ma siamo più solidi mentalmente. Abbiamo altre quattro gare da qui alla sosta, dobbiamo pensare a tornare quelli soliti. Brillanti, vogliosi di creare palle gol e continuare a subire pochi tiri dagli avversari”. 

Parole d’amore – “Per me il Benevento non sarà mai un nemico o un avversario. Sono grato a Benevento per quello che mi ha dato, al presidente, alla famiglia Vigorito, al direttore sportivo e a tutte le persone che hanno trattato bene me e il mio staff. L’esperienza era partita non benissimo per i miei trascorsi contro il Benevento, ma poi si è rivelata una tappa determinante per la mia carriera. E’ chiaro che domani vorremo vincere sia noi che loro, però al Benevento mi lega un affetto che va oltre il lavoro. Un affetto che ci sarà sempre, al di là delle nostre carriere e dei nostri cammini. Al di là del fatto se le nostre strade si incroceranno oppure no. Lì ho trovato persone speciali”. 

Avversari – “Il Benevento non è una sorpresa, ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto raccogliere. Lo scorso anno ha vinto il campionato a febbraio con merito, quest’anno ha fatto un mercato importante. Pasquale Foggia sa di calcio e sa come accontentare un allenatore. Hanno preso Caprari, Ionita, Dabo, Glik, che si aggiungono a un gruppo che c’entrava poco con la B. Inzaghi ha grandi meriti, ha dato un’organizzazione e un’identità forte alla squadra. E’ una gara difficile per noi, ma lo è stata anche per la Juventus e per la Roma, che ha vinto con un risultato troppo ampio per quanto visto in campo”. 

Infortunati – “Abbiamo ancora fuori ancora Caputo, Defrel e Chiriches. Rientra Consigli, ma era un ritorno atteso. Gli infortunati sono ancora gli stessi, vediamo se riusciamo a recuperarli prima della sosta. Non voglio rischiare di perderli per lungo tempo, sono determinanti e non dobbiamo forzare. Quelli che stanno giocando stanno facendo bene. Djuricic centravanti mi è piaciuto, così come sta facendo bene Raspadori”. 

Turnover – “Domani forse cambierò qualcosa, vedo qualcuno appannato e devo farlo risposare. Per fortuna abbiamo una rosa ampia che mi consente di alternare i giocatori. Nelle ultime gare hanno giocato spesso i soliti, è giusto anche capire come stanno gli altri e far tirare il fiato a qualcuno”. 

Complimenti – “E’ gratificante che dall’estero Rumenigge abbia parole belle per il Sassuolo. lo è per la società, per il direttore Carnevali, per tutto il club. Questi complimenti dobbiamo recepirli nella maniera giusta, senza ansie né pensandoci più bravi di ciò che siamo. Quando anche gli altri ti riconoscono il merito diventa un po’ più difficile fare bene”