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Benevento – E’ un Roberto De Zerbi a 360 gradi quello che ha presentato la sfida con il Cagliari in programma domani alle ore 15 al Ciro Vigorito. Da alcune frasi equivocate al match salvezza con i sardi, ecco il pensiero dell’allenatore: 

Ultima spiaggia – “Già in altre partite abbiamo vissuto la situazione dell’ultima spiaggia. Siamo abituati a questo e penso che ogni gara andrebbe vissuta come se fosse da dentro o fuori. A Firenze abbiamo perso un’altra gara, prendo quello che si dice cercando di far lavorare la squadra al meglio. I ragazzi hanno fatto una bella settimana, hanno lavorato come se non fossimo ultimi con questo distacco dalla quart’ultima”. 

Condizioni – “Sandro sta bene, sarà della partita. Abbiamo il dubbio Sagna che si è fermato per un affaticamento muscolare e vedremo se potrà essere impiegato. Rientra Viola dalla squalifica, mentre Iemmello si è fermato per il riacutizzarsi di un vecchio problema. Peccato perché potrebbe essere un calciatore molto importante per noi”. 

Avversari – “Il Cagliari è una squadra aggressiva, composta da giocatori di un livello superiore alla lotta salvezza. Mi riferisco a Pavoletti, Padoin, Romagna, Castan, Barella e anche altri. Non possiamo comunque avere paura di qualcuno, dobbiamo pensare solo a noi perché non c’è tempo per queste cose. A Firenze abbiamo perso di nuovo prendendo gol su calcio piazzato ma marcando a uomo e non più a zona, dunque è un problema di concentrazione ma non di modo di difendere”. 

Attacco – “Le mie scelte dipendono dalla partita, domani avremo a che fare con una difesa molto fisica. La scelta della punta dipenderà da questo, vedrò se scegliere Coda, Diabaté oppure un terzo”. 

Sandro – “Il rientro di Sandro può pesare. Giocare con o senza di lui per noi fa molta differenza. Nello spazio suo per caratteristiche e cattiveria la palla va ad impattarla, ma non dobbiamo dimenticarci che il campo è composto anche da altre zone. Con questo voglio dire che non possiamo solo basarci su di lui, abbiamo perso troppe gare per distrazioni mostrate in altre fasi di gioco”. 

Tifosi – “Penso che i nostri tifosi stiano dando ben più del cento per cento. Sulla prestazione di Firenze penso che siano stati più delusi per la prima parte di gara piuttosto che per la seconda, perché nella ripresa abbiamo attaccato e creato diverse occasioni da gol. C’è poco da parlare, bisogna entrare in campo con la cattiveria giusta per trascinare la gente che indipendentemente dal risultato è stata sempre molto calorosa”. 

Difesa – “Probabile che giochino di nuovo Tosca e Djimsiti in coppia al centro della difesa, ma l’assenza di Sagna potrebbe costringerci ad adottare un altro tipo di assetto”. 

Bilancio – “Se in serie A ci si salva a 40 punti, in un girone ne avrei dovuti fare 20 e dunque siamo ben al di sotto di quella soglia. E’ vero che in alcuni casi siamo stati poco fortunati,però i punti restano quelli e c’è poco da fare. Sono nel calcio da talmente tanti anni da non farmi inghiottire dalle polemiche. Ho sempre cercato di difendere la squadra mostrando sempre un senso di appartenenza che mi lega al posto in cui sto”

Equivoco –  Ho detto che la partita di Firenze non andava giocata e lo ripeto, perché sfido chiunque a giocare in quel contesto. Quelli maggiormente condizionati siamo stati noi. L’altra frase incriminata è stata quella che mi ha visto dire che avrei preferito retrocedere, ma è stata estrapolata da un contesto più ampio. Volevo dire che non mi sarebbe piaciuto battere una squadra in una condizione come quella. Poi chi mi conosce sa che prima di retrocedere mi farei ammazzare, sono state parole equivocate ed estrapolate da un contesto e un ragionamento più ampi. Ora penso solo a vincere contro il Cagliari, a tornare a casa con tre punti per poi vedere cosa hanno fatto le rivali”.

Reazione – “Io non so se qualcuno dei calciatori è bravo a fingere, ma per quello che avverto devo dire che non ha mollato nessuno. Solitamente non mi sbilancio sulla settimana di lavoro, ma questa è stata una settimana ottima, forse la migliore che abbiamo vissuto”.