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Benevento – Allenamento mattutino e conferenza pomeridiana. Sono stati questi i due appuntamenti che hanno scandito la giornata in casa Benevento. La squadra ha sostenuto una seduta di lavoro questa mattina all’Ariella di Paduli in vista della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. Nel pomeriggio, invece, Roberto De Zerbi ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione. Il tecnico bresciano ha toccato diversi punti nel ventre del “Ciro Vigorito“.

MUSI LUNGHI – C’è da fare una distinzione tra chi è dispiaciuto per la partita e che non ha la convinzione di dare tutto. Dopo la partita mi riferivo al fatto che non avrei accettato persone che non credono nel nostro obiettivo. Se uno non è attaccato al nostro obiettivo sta fuori. Non ho il tempo per capire troppe cose esterne, poi quello che succede dentro lo spogliatoio e le valutazioni del caso le tengo per me.

CONDIZIONE – C’è qualcuno che non è al meglio, che è appena tornato da qualche infortunio. E’ ovvio che qualcuno deve stare fuori, quando si è in tanti bisogna trovare una soluzione anche per fare una semplice partita undici contro undici. Succede in tutte le squadre, è la normalità. 

SASSUOLO – Ho rivisto bene la partita. Purtroppo oggi non si può dire con tranquillità cosa è saltato nella partita col Sassuolo. Nella prima parte del primo tempo, pur non creando grosse occasioni, abbiamo fatto la partita concedendo poco. Nella ripresa abbiamo fatto le prove generali per un suicidio, fino ad arrivare al primo gol subito. In quell’occasione c’è stato un errore di paura e deconcentrazione.

BRIGNOLI – Ha tutte le qualità per giocare in questa categoria, è chiaro che però deve migliorare in concentrazione perché quello è un errore che su questa squadra pesa come un macigno. A Bergamo giocherà lui, perché non faccio scelte sull’errore. Il primo a sbagliare sono io, mi sono posto tante domande dopo la partita: se dovevo inserire Djimsiti o togliere prima Letizia. Belec è un portiere di livello, può darsi che in futuro cambierò ma per il momento andrò avanti con Brignoli.

ERRORI – Nel finale non abbiamo lottato, non abbiamo giocato fino alla morte come dovrebbe fare una squadra che è derisa da tutti come lo siamo noi. Se siamo sfortunati, se prendiamo gol al 95′, dobbiamo lottare lo stesso.

SFORTUNA – Nonostante questo, avremmo avuto due punti da quando sono arrivato senza questi piccoli dettagli negativi. A Cagliari avevamo praticamente pareggiato, il punto era già sull’aereo. Contro il Sassuolo il punto era già a Paduli. Il problema è che abbiamo sbagliato i dettagli. E se non stiamo attenti ai dettagli vuol dire che meritiamo zero punti. Mi brucia ancora la sconfitta, forse ancora di più.

COSTA – Sulla buonafede di Costa metto la mano sul fuoco. Non mi sfiora neanche il cervello di pensare diversamente, anzi l’ho elogiato subito dopo la partita perché ha voluto a tutti i costi giocare in quanto veniva da un infortunio grave. Ma poi non capisco questa caccia ai fantasmi perché siamo tutti arrabbiati per essere a zero punti. E se poi dovessi accorgermi che qualcuno lo fa apposta mi faccio qualche anno di galera.

INFERMERIA – Non ci sarà Ciciretti, ha avuto una ricaduta su un problema muscolare. Iemmello anche non ci sarà e non sappiamo i tempi di recupero. Gli altri sono tutti convocabili, Antei aveva la febbre per questo non si è allenato.

MOTIVAZIONI – Noi facciamo un bel lavoro, vengono tutti pagati bene e in questa società si sta benissimo, quindi deve essere un dovere fare tutto quello che si deve fare per lottare. Io spero di arrivare aggrappato alla classifica a gennaio. Ho già detto al presidente che necessitiamo di innesti di categoria, ma in questa squadra c’è anche qualità. Brucia non aver portato a casa ancora un punto e non avere giocatori come Iemmello e Ciciretti. Brucia aver recuperato Costa solo adesso e non avere D’Alessandro al 100%.

PRECEDENTE – Ci riuscimmo col Palermo, ma quel Palermo e questo Benevento sono due squadre diverse. Però a Palermo c’era un ambientaccio interno. E non parlo di tifosi ma di dirigenza, cosa che qui non esiste neanche a pensarlo. Il Benevento gioca di più rispetto al Palermo come caratteristiche, ma dobbiamo avere molto rispetto. La partita la prepariamo per fare punti, anche se loro vengono da un 5-1 all’Everton.

ATALANTA – Rispetto al match con il Sassuolo sarà una partita più verticale. Dobbiamo essere pronti a duellare, loro giocheranno sull’uno contro uno ma nella loro idea sono molto organizzati.

SCELTE – Le faccio perché sono pagato per farle e non ho paura di farle. Però non precludo niente a nessuno. Basta capire le cose, quello che stiamo facendo e cosa bisogna fare. Bisogna farlo prima di tutto per sé stessi e per la squadra. L’obiettivo è il risultato della squadra ma anche la crescita singola del calciatore. Se un mio calciatore dopo 5 anni mi chiama e mi ringrazia per me è un orgoglio.