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Benevento – Il giorno del derby è arrivato. Stasera alle 20.45 Benevento e Napoli si affronteranno al Ciro Vigorito per dare vita al primo incrocio della storia in serie A in terra sannita. All’andata non ci fu storia, con un 6-0 secco in favore dei partenopei, ma è anche vero che quello era un Benevento diverso, ora profondamente mutato dalle circostanze e dagli ultimi affari di mercato. Il Napoli di Sarri, dal suo canto, non ha alcuna voglia di perdere terreno in proiezione scudetto. Se la Juventus corre veloce, gli azzurri hanno fatto meglio ma il vantaggio non è rassicurante e un passo falso potrebbe costare caro. 

Qui Benevento – La formazione giallorossa si presenta come un vero e proprio rebus. De Zerbi punterà sull’effetto-sorpresa per tentare lo sgambetto alla capolista, ma ha già annunciato che ci andrà cauto con i debutti. Degli otto elementi provenienti dall’ultimo mercato solo Sagna non è ancora disponibile. Per il resto la scelta è ampia, con Puggioni sicuramente titolare al posto di Belec che ha compiuto il tragitto inverso alla volta di Genova. Davanti all’esperto portiere l’ipotesi più quotata è quella di una difesa a tre con Billong, Djimsiti e Tosca protagonisti. Nel 3-4-3 gli esterni saranno Letizia a sinistra e Venuti a destra, con la coppia di centrali composta da Cataldi e Memushaj a formare la classica cerniera di centrocampo. Nel tridente Guilherme e D’Alessandro agiranno sugli esterni, mentre Coda sarà la punta centrale. In panchina scalpitano Diabaté e Iemmello, desiderosi di mettersi in mostra con una vetrina così prestigiosa. 

Qui Napoli – Pochi dubbi per Maurizio Sarri che dovrà fare a meno di Ounas, colpito da un attacco febbrile alla vigilia, ma ha a disposizione tutti i titolari ad eccezione di Ghoulam che sta recuperando gradualmente dal suo infortunio. Spazio dunque al classico 4-3-3 con Reina tra i pali alle spalle della linea a quattro formata da Hysaj a destra, Albiol e Koulibaly centrali e Mario Rui esterno sinistro. Nel centrocampo a tre Allan e Hamsik lavoreranno ai fianchi del perno centrale Jorginho. Perfino superfluo citare il tridente: Callejon-Mertens-Insigne, spesso una sentenza per le avversarie finora affrontate lungo la rincorsa al titolo.