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Benevento – La facilità con cui va in gol e il futuro. Ultimamente Cheick Diabaté non fa altro che rispondere a domande che vertono su questi temi. Tutti sono rimasti stupiti dalla sua prolificità, al punto che si interrogano su cosa farà il prossimo anno l’attaccante maliano, la cui media realizzativa non è passata inosservata a diversi club di serie A. Lui, da gigante qual è, se la cava come uno slalomista: “Non lo so ancora dove sarò, ma non meravigliatevi della semplicità con cui vedo la porta, io i gol li ho sempre fatti”, ha ribadito alla Gazzetta dello Sport dopo aver già detto la sua opinione qualche giorno fa ai microfoni di Sky.

Alla rosea però Diabaté ha anche confidato altre cose: il gol più bello (“al Sassuolo, un pallonetto trés chic”), l’emozione della doppietta alla Juventus (“Non è da tutti, ma non siamo riusciti a fare punti e io sono venuto qui per quelli”) e il segreto che lo ha spinto a scegliere Benevento. “Ero ai margini della rosa in Turchia, avevo bisogno di una nuova avventura. Ho incontrato Vigorito e mi ha detto di volerle provare tutte per centrare la permanenza in serie A. Sapevo che avrei trovato calciatori come Sandro e Sagna, ma il vero top player della squadra è proprio il presidente”.

La sfida con il Milan metterà Diabaté di fronte a Bonucci: “Non vedo l’ora di affrontarlo, le difese italiane sono preparatissime e giocare contro calciatori così a San Siro sarà una grande emozione. Il mio idolo era Ronaldo, perciò questo stadio per me è ancora più particolare”. L’hobby, oltre al calcio, è la danza: “In realtà sono timido e danzare mi aiuta a tirare fuori quello che ho dentro. Certe volte lo faccio anche in area di rigore”.