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Benevento – In Commissione Finanze del Consiglio comunale di Benevento è stato affrontato oggi il progetto per la regolarizzazione del rapporto tra il Maestro Mimmo Palladino e l’Amministrazione Comunale a proposito dell’accesso allo spazio interno dell’ex Convento di San Domenico, in pieno centro storico, dove sono allocate alcune installazioni dello scultore di Paduli.

Le opere, facenti parte di una donazione che il Maestro volle fare alla Città ai tempi del Sindacato di Antonio Pietrantonio per lo spazio denominato “Hortus Conclusus”, costituiscono una straordinaria attrattiva per la città di Benevento anche per l’ambiente in cui sono collocate. Ma il rapporto tra l’Autore delle prestigiose installazioni e la Città è da qualche tempo difficile perché, a quanto sostiene l’Amministrazione in carica, non sarebbe mai stato regolato da norme di condotta reciproca.

In passato, come si ricorderà, un servizio giornalistico del TG1 suscitò peraltro una serie di forti polemiche in quanto venivano mostrate sul proscenio nazionale, in prima serata, forti manchevolezze nella cura e nella manutenzione dello spazio culturale, che talvolta risulta precluso al pubblico perché nessun addetto comunale sembra disposto ad andarlo ad aprire e chiudere. Oggi la Commissione Finanze, sotto la presidenza di Annalisa Tomaciello, ha discusso della procedura di donazione non senza polemica tra le opposte posizioni politiche. Infatti, la minoranza sostiene che l’artista abbia già donato regolarmente le sue Opere al Comune a titolo gratuito, pur riservandosi il diritto di Autore. Di diverso avviso è la maggioranza che ritiene opportuno normalizzare il rapporto ma dopo aver appurato che tutto sia in regola. Va detto che sullo sfondo ci sarebbe anche l’intenzione di procedere con un comitato scientifico all’istituzione e di un ticket di ingresso allo spazio culturale e alla gestione dell’importante struttura nel centro storico cittadino. 

Il capogruppo del Pd Francesco De Pierro ha chiesto rassicurazioni: “E’ una situazione molto complessa. Ma dal punto di vista giuridico vanno chiariti alcuni concetti. Nel 1992 fu ristrutturato l’ex convento San Domenico, l’attuale Hortus, e il Comune si impegnava a pagare l’intera spesa con un intervento di circa un miliardo delle vecchie lire; in cambio il maestro Palladino dava al Comune tutte le opere riservandosi i diritti d’autore. Successivamente nel 2007 fu effettuata una donazione modale nella quale affermava l’esistenza una serie di vincoli”.

Quindi De Pierro ha rimarcato che non si tratterebbe di una donazione: “Palladino ha già donato anni fa queste opere. Oggi quindi  cosa dovremo approvare?”.

Per la maggioranza la presidente Tomaciello ha chiarito: “Ho chiesto l’acquisizione di questi atti per verificare cosa c’è scritto su questa convenzione. Dovremo approfondire meglio la questione”.