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Benevento – Si è da poco concluso, presso Palazzo Paolo V, l’incontro “La resilienza delle donne”, promosso dal centro antiviolenza Pro.Ce.Do , gestito dalla Cooperativa sociale Eva e dalla consigliera alle pari opportunità del Comune di Benevento, Patrizia Callaro. Un momento per ribadire l’importanza di unire attraverso un simbolico filo rosso “le donne nella loro origine, nei loro saperi, nel loro vivere quotidiano; creando una rete che può dare vita a condizioni di valorizzazione e riconoscimento reciproco. Perché insieme si può contrastare la violenza”.

Presenti le alte cariche delle forze dell’ordine, il sostituto procuratore di Benevento Marcella Pizzillo, impegnata da 10 anni nel perseguire i reati perpetuati sulle donne, dallo stalking alle violenze fisiche e psicologiche e Daniela Santarpia della Cooperativa Eva.

Ad aprire il dibattito il sindaco Clemente Mastella: “La società deve assumere e riconoscere il valore della resilienza delle donne. Tutti devono dire no ad ogni genere di violenza. E’ necessario un lavoro pedagogico per recuperare anni di ritardo culturale, partendo dalle scuole, dall’educazione e dalla famiglia”. Passaggio mistico del Sindaco prima di lasciare l’aula per impegni istituzionali: “Vi ringrazio per essere qui in tanti e per gli auguri di San Clemente. Come la sua figura di martire gettato in mare con una corda al collo legata a una pietra, che prontamente riemergeva e si risolleva anche io mi sono alzato dopo tutto ciò che ho subito. Anche questa è resilienza”.

Tornando al dibattito sulla violenza la consigliera Callaro ha insistito sulla necessità di dare supporto alle donne nel denunciare i soprusi: “Anche attraverso questi incontri dobbiamo cercare di far emergere le violenze che le donne subiscono. Le istituzioni devono dare un contributo fattivo”.

Dopo i passaggi istituzionali, la parola è passata alle figure che quotidianamente si relazionano con la delicata tematica. Il Procuratore Pizzillo ha illustrato le difficoltà che si incontrano nel perseguire chi commette reati come stalking e violenza sulle donne: “A Benevento e Provincia sono pochi i femminicidi ma abituali i maltrattamenti e lo stalking. In Procura attiveremo uno spazio di ascolto e di accoglienza per garantire maggiore protezione anche nel percorso giudiziario”. “Spesso – insiste il magistrato – ci sono fenomeni di remissione, ritrattazione e negazione in dibattimento e dunque è necessario prevenire ma anche supportare le donne nel difficile percorso del processo. Oggi – sottolinea Pizzillo – devo dire che segnali di miglioramento ci sono con sempre meno ritrattazioni e maggiori atti di coraggio”.

Dunque, prevenire, proteggere e perseguire. Queste le 3 P della convenzione di Istanbul che la sociologa Daniela Santarpia, della Cooperativa Eva, mette in luce durante l’incontro: “La prevenzione dello stereotipo e delle differenze comincia negli asili. La violenza di genere nasce dai bambini. Solo con la formazione è possibile cambiare atteggiamento. Proteggere con la maggior collaborazione delle forze dell’ordine che hanno, negli ultimi anni, cambiato atteggiamento nei confronti dei reati contro la donna. Perseguire con forza chi commette violenza seguendo, inoltre, le donne con maggiore sostegno sia durante che dopo il processo”.  “Sappiamo – conclude Santarpia – che il 90% delle violenze viene commesso dai compagni e dai mariti. Lo stereotipo dello straniero che commette le violenze contribuisce a giustificare i maltrattamenti intrafamiliari. Lottiamo per modificare la cultura della discriminazione e delle differenze”.

Nel video l’intervista alla consigliera alle pari opportunità del Comune di Benevento, Patrizia Callaro