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Benevento – Tempi ristrettissimi per il piano d’ambito idrico beneventano. Sono in gioco ingenti risorse finanziarie e l’autonomia decisionale degli enti locali sanniti e quindi per gli stessi cittadini in materia di gestione delle reti idriche. Si tenta ora la strada della conferenza dei servizi in programma il 20 dicembre  prossimo  e giungere ad una proposta unitaria dei 78 comuni sanniti in questa delicata materia.  Ma non è  detto che l’accordo verrà raggiunto. 

E’ quanto emerso al termine della riunione convocata dal presidente dell’Eic locale, Pompilio Forgione presso la Rocca dei Rettori e a cui ha partecipato la quasi totalità dei sindaci del Sannio o loro delegati. La contrapposizione tra le due tesi circa la gestione delle reti acquedottistiche che va avanti da circa due mesi non sembra destinata a sanarsi perché il sindaco di Baselice, Lucio Ferella, continua a contestare con fermezza la decisione  assunta dall’assemblea dei sindaci di qualche giorno fa circa la società mista a prevalenza  pubblica che dovrebbe gestire la rete del Sannio, chiedendo  la gestione a totale capitale pubblico. 

Le scadenze comunque incalzano e febbraio si avvicina, termine ultimo per una decisione  sull’argomento. Sullo sfondo si prospetta l’arrivo do Invitalia per gestire la rete idrica nel Sannio. La situazione, di natura squisitamente politica, appare assai ingarbugliata e nonostante  il prodigarsi del sindaco del capoluogo, Clemente Mastella, in appoggio alle tesi sostenute da Pompilio Forgione, molti sindaci hanno espresso perplessità e dissenso. Nemmeno l’intervento  del direttore generale  dell’Eic in assemblea, che ha risposto a molti quesiti, è servito a dare una svolta al confronto.

“E’ importante adottare questo provvedimento per l’individuazione del gestore unico per il servizio idrico integrato – ha sottolineato Pompilio Forgione -. I sindaci devono essere informati delle linee programmatiche. Noi di fronte alla norma non possiamo fare passi indietro, c’è la disponibilità per la risoluzione dei problemi”.

Il sindaco di Baselice, Ferella ha spiegato: “Mi hanno fatto capire che gli spazi su cui muoversi, sia di manovra che di discussione, erano pochissimi. Si è deciso in fretta per la gestione mista e con la fretta si deciderà anche il piano economico. Dovevamo essere bravi a programmare un piano di investimenti senza preferenze politiche su quelle che sono davvero le priorità a capitale pubblico”.