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Apice (Bn) – Giugno si avvicina a grandi passi e per molti comuni è il periodo del ricambio nelle amministrazioni comunali con le elezioni che incombono. Apice è tra queste realtà con la gestione Albanese che volge al termine. L’attuale sindaco non è più candidabile, quindi il cambio ci deve essere in maniera obbligatoria. Comincia, così, il toto – nomi con alcuni che sono ben noti, perchè usciti fuori da un po’, altri che, invece, ancora non sono conosciuti. Allo stesso tempo, però, le indiscrezioni iniziano a circolare, lasciando perplessa la comunità e anche chi è chiamato a competere per la poltrona di sindaco. Di sicuro, al momento, ci sono due candidati sicuri, Pepe e Carbone, che sono già pronti a scendere in campo e convogliare ogni forza per cercare il massimo obiettivo. Poi solo supposizioni e storie curiose. Il primo è molto conosciuto nell’ambiente apicese per il suo ruolo di funzionario e dirigente anche se non si è mai effettivamente candidato. Il secondo partecipa con un gruppo che nasce dalle fila dell’attuale maggioranza dopo le dimissioni annunciate, però, per motivi personali e non per contrasti politici, L’amministrazione uscente, di sicuro, punterà sulla continuità proponendo il nome forte per cercare di tenere la maggioranza in consiglio. Pare impraticabile la strada legata all’attuale vicesindaco, Zullo, come impraticabile l’ipotesi degli amministratori uscenti Iebba e Pellino. Ogni giorno che passa, aumenta la fondatezza dell’indiscrezione che vorrebbe Errico come candidato dell’attuale amministrazione. Un nome che, se confermato, non fa sorridere la comunità. Qualità politiche ed esperienze indiscusse, ma lontano dalle dinamiche del centro sannita non vivendolo pienamente. Ma si tratta di scelte, condivisibili o meno. Ciò che invece sta lasciando basiti i candidati noti, è la presenza di un paio di ghost list che al momento non hanno un nome forte, o almeno non è stato reso noto, nè hanno una lista per completare il parco eleggibile. Due comitati civici che stanno cercando adesioni, trovando molta difficoltà e indispettendo tutti gli altri che la stanno vivendo come un’opera di disturbo, che, a una prima impressione, sembra chiamino a raccolta i cittadini ma senza dire chi, come, dove e quando, che sembra più una trovata pubblicitaria che non un percorso di partecipazione. 

Proprio la presenza delle ghost list, sta facendo emergere il vero problema della politica ad Apice, un centro nel quale la voglia di mettersi in gioco è poca, di volti nuovi ce ne sono pochi. Un discorso legato a chi, invece, lo fa da tanto. Siamo solo all’inizio ma le schermaglie sono già iniziate. Importante scegliere i candidati giusti, ma, cosa ancora più importante, scegliere le persone giuste di cui circondarsi perchè non bisogna mai dimenticare che, al di là di chi sale al potere, ciò che resta è Apice e il bene del popolo che vive questa realtà.