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Benevento – “Nessuna elemosina”, anzi. “Nessuno mi ha chiamato, se mi chiamano io ascolto tutti, ma non vado a elemosinare niente a nessuno. Noi siamo anche disponibili ad andare da soli”. Lo assicura Clemente Mastella che oggi a Napoli presenta il nuovo simbolo di Noi di Centro e la corsa per le prossime elezioni. “Ci presenteremo se non ci fosse una risposta ai nostri interrogativi e alle nostre richieste di alleanza, in virtù dei dati che vengono fuori da questo elemento sondato da Noto, che ci vede forti in Campania – spiega- noi siamo disposti anche ad andare da soli. Peraltro io ho già vinto nella mia città, Benevento, contro uno schieramento di destra e di sinistra, il 28 luglio ci sono le elezioni provinciali e vince il mio candidato rispetto al centrodestra e centrosinistra, e direi che non c’è due senza tre, vinceremo anche in alcuni collegi uninominali”.

“Se si fa un’alleanza deve essere seria e un’alleanza seria presuppone che non ci siano veti per tentare di vincere altrimenti è inutile partecipare alla gara. Se Letta non elimina i veti che ci sono rispetto agli altri, è meglio non presentarsi al voto, vince il Centrodestra tranquillamente”, ha detto Clemente Mastella. “Hanno l’ossessione della Meloni che io non ho, bisogna presentarsi con un programma serio che non è soltanto l’agenda Draghi ma che guardi le diseguaglianze al Sud in particolare, alle famiglie che hanno difficoltà anche con figli con handicap”, sottolinea. E a chi gli chiede se questo centro non sia troppo affollato, risponde: “Centro affollato? Io lo vedo abbastanza sgombro perché uno pone veti rispetto agli altri”. “lo dico anche a letta, mi auguro forte della sua esperienza da democristiano e di grande intelligenza, che eviti e faccia evitare i veti- ribadisce- deve mettere dentro i sindaci, chiedere ad altri sindaci di trovare personalità di rango che hanno consenso elettorale, altrimenti perdono. E lui sarà la prossima vittima, perché dopo le elezioni se non farà questo lui sarà l’ex segretario del Pd”.

“Le nostre richieste? Di essere valutati per quello che siamo. Non siamo una piccola fronda, vale più la realtà territoriale di 11 milioni di abitanti tra Campania, Puglia, Basilicata e Molise, di quanto non valga l’insistenza su un territorio nazionale del 2%. il 2% in Toscana e in Emilia Romagna non serve, il nostro serve”. 

“Peraltro siccome al sud il m5s era molto forte e ancora resterà una traccia discreta, noi dobbiamo portare avanti l’esperienza che è stata fatta da De Luca con le regionali- spiega- un’area centrale forte in Campania esiste. Non è un caso che io arrivo a cifre molto alte, io sono al 9% in campania secondo Noto, e spiego la ragione: io dopo l’uscita di scena ahimé sul piano naturale drammaticamente di De Mita, rappresento l’ultimo erede di questa famiglia democristiana che è ancora forte in Campania e in Sicilia. Qui la direzione è andata verso sinistra, in Sicilia è andata verso destra”. E avverte: “Se vogliono tenerne conto ne tengano conto, altrimenti ne terranno conto gli elettori, a noi non ce ne frega nulla. Facciamo la battaglia a mani nude e andiamo avanti”.

“Per Renzi i mediocri si alleano per abbattere i più bravi? A volte vedo che è così, poi bisogna anche evitare alcune cose, alcune considerazioni di se stessi abbastanza luciferine”. Così Clemente Mastella, segretario di Noi di centro. “Calenda si è laureato a Roma e va bene, io sono laureato a Napoli. Tanto rispetto per l’università di Roma, ma anche l’università di Napoli… – dice a Napoli – noi siamo un territorio politico, un piccolo territorio politico, quello che lo facciamo lo facciamo a mani nude, senza l’incoraggiamento di industriali alti che ci sostengono, quello che abbiamo lo abbiamo con grande fatica”. “Il centrosinistra vince a due condizioni, se ci crede davvero e mette dentro tutti, con pd perno di coalizione, senza accettare veti dice- io me la gioco nei miei collegi, voglio vedere gli altri come calenda, non prende un senatore se va fuori dalla coalizione”.

Il comportamento di Forza Italia? “Era scritto negli astri, poi c’è questa voglia di Berlusconi di tornare, vuole fare il presidente del Senato”, dice Clemente Mastella segretario di Noi di centro. “Maiora premunt, in questo caso tra l’essere senatore … ha preferito far così- dice- dopodiché abbiamo assistito a cose abbastanza improvvide, quando dicono alleanza con i Cinque stelle, c’è stato bruto i M5S, anche Forza italia e la Lega”. A chi gli chiede se non andranno al centrodestra, risponde: “Noi siamo al centro. Ho combattuto e vinto a Benevento contro centrodestra e centrosinistra, vinceremo le provinciali, non c’è due senza tre, andremo avanti tranquillamente al centro. In Campani, Puglia, Basilicata e Molise si registrano consensi buoni che faranno la differenza”. Tra gli ex del centrodestra, cita solo la Carfagna: “Una chiacchierata me la farei, persona che stimo”.

“L’ultima volta che in Italia ha vinto il centrosinistra è stato il 2006, chi c’era nel 2006? Mastella. E vinsero grazie ai voti della Campania. Quindi non fosse altro che per scaramanzia, per un po’ di iella da evitare, consiglio di fare l’alleanza con noi. Chi non la fa, sono cacchi propri”.

“L’alleanza con m5S sarebbe innaturale, sarebbe un disastro anche se aritmeticamente valgono ancora qualcosa. Poi lo vedete Di Battista alleato con me?. Peraltro gli consiglio di stare in Siberia, qui fa molto caldo lì si sta freschi, anziché tornare in Italia restasse in Siberia- dice- se mi invitano a pigliare un caffè a Vladivostok ci vado volentieri, porto il caffè napoletano e glielo consegno”.