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Benevento – Torna la tensione davanti alla Rocca dei Rettori. Quattro dipendenti dell’Esaf, la società partenopea che deve provvedere alla manutenzione delle strade provinciali, si sono incatenati al cancello d’ingresso. Lamentano di non essere stati assunti dalla società che dovrebbe provvedere ad un tranche del complesso dei lavori di manutenzione di trecento chilometri di strade. Per protesta hanno deciso di manifestare all’ingresso della Provincia, generando attimi tensione sedati grazie alla mediazione della Digos.

La situazione è ingarbugliata: la tranche principale dell’appalto per circa 900 chilometri di strade era stata regolarmente aggiudicata dalla stessa Esaf e si era in attesa del perfezionarsi di alcuni atti per la seconda tranche. Senonché a maggio è stata emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, ai danni di una delle due società consorziate in Esaf, una misura interdittiva per presunta collusione con la mafia. Da qui il blocco delle attività da parte della società che dovrebbe presentare il rendiconto alla Provincia, la quale ovviamente in questo momento non sa se concludere anche la seconda parte della tranche dei lavori con un nuovo contratto. Dipendenti esasperati  hanno avviato questa nuova forma di  protesta per far in modo di ricominciare l’attività lavorativa nel Sannio.

AGGIORNAMENTO – I dipendenti hanno incontrato il segretario dell’ente Provincia Maria Luisa Dovetto, la quale ha rassicurato gli operai. Domani è infatti in programma a Napoli un incontro chiarificatore con l’Azienda per far sbloccare la situazione che dura da settimane. I dipendenti, dopo quest quest’ultima rassicurazione, hanno sciolto il presidio.