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Benevento – Brexit, semplificazioni alle esportazioni e facilitazioni doganali sono i temi su cui si sono confrontati questa mattina Confindustria e Ufficio delle Dogane della Provincia di Benevento e Avellino. L’incontro, alla presenza anche degli studenti dell’Istituto Rampone, si è svolto presso la sede di Confindustria, in occasione dell’evento dedicato alla promozione dell’internazionalizzazione. L’iniziativa è nazionale e promossa dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Si vuole dare pieno supporto alle imprese per rafforzare le azioni di informazione, assistenza e formazione degli operatori nazionali sulle possibili conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Il presidente di Confindustria Filippo Liverini ha sottolineato la crescita costante della provincia sannita in termini di export.

Sono le più rilevanti di tutta la Regione in termini relativi. Nei primi 8 mesi dell 2018, i dati dicono che le stesse sono cresciute più che nel 2017“. Il Presidente ha, però, ammonito a non lasciarsi andare a facili trionfalismi. “È vero infatti che i nostri prodotti di eccellenza trovano una ottima accoglienza sui mercati internazionali, ma il lavoro politico e programmatico necessario ad assicurare una vera svolta alla economia locale è ben corposo e soprattutto lungi dalla conclusione“. Secondo Liverini occorre una grande visione strategica per investire nella innovazione di processo e di prodotto, nell’ammodernamento tecnologico e soprattutto nel marketing. “Non siamo capaci di presentare bene i nostri prodotti e dunque per intercettare i buyers internazionali dobbiamo avviare politiche nuove e mirate“. Liverini sostiene che occorre incalzare le Istituzioni pubbliche su questo specifico punto chiedendo una rinnovata attenzione ed uno specifico impegno per capire ed intercettare i gusti e gli interessi delle giovani  generazioni. Il Presidente della Confindustria Sannita ha quindi prospettato l’Istituzione di un brand territoriale sannita che si fondi sulla sostenibilità ambientale delle produzioni,  sugli insediamenti, produttività smart e sulla green economy.  Del Vecchio ha sottolineato che durante l’export day 2019 si è affrontato il delicato tema dell’uscita del Regno Unito dall’UE previsto per il 30 marzo. “La situazione più pericolosa è quella dell’hard brexit, vale a dire l’uscita dall’UE senza la presenza di un accordo. Per le esportazione e le importazioni si passerà da una semplice cessione di merci ad una attività di importazione ed esportazioni con tutte le implicazioni doganali che ne deriveranno“. Ma Del Vecchio ha poi ammonito: “Stiamo consigliando alle imprese di evitare operazioni di scambio a ridosso del 30 marzo perché ci potrebbero essere in quelle giornate possibili problemi informatici.Una soluzione potrebbe essere quella di una proroga”

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