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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della FAI CISL IrpiniaSannio in merito al Consorzio Agrario.

Con la pubblicazione dell’avviso per la cessione integrale del complesso aziendale, indetto dal Commissario liquidatore Avv. Nicola Maione, si pone fine ad una storica azienda sannita, il “CONSORZIO AGRARIO”.

Il C.A.P. di Benevento, società fondata nel 1901, è in liquidazione coatta amministrativa dal 1996 ed ha rappresentato (e rappresenta ancora, nonostante le varie criticità), un fondamentale punto di riferimento del mondo agricolo sannita.

Oggi, conta 18 Centri di Servizi (agenzie) dislocate sull’intero territorio provinciale e, soprattutto, l’enopolio di Foglianise che produce vini di qualità a marchio “Cantina del Taburno” commercializzati a livello nazionale ed internazionale.

Gli asset aziendali sono la produzione e vendita di vini, dalla categoria “sfuso” fino alle migliori DOCG del territorio del Monte Taburno; inoltre ritiro e stoccaggio di cereali (grano duro e tenero, orzo, avena, etc.), commercializzazione di macchine agricole a marchio Landini e di carburanti; infine commercializzazione materie utili all’agricoltura (concimi, antiparassitari, mangimi etc. etc.).

Come FAI – CISL IrpiniaSannio e FAI CISL Nazionale da sempre, unitamente ai dipendenti ed alle RSA della FAI CISL, abbiamo evidenziato le annose problematiche riguardanti il Consorzio Agrario Provinciale di Benevento, prospettando ai vari Commissari succedutisi nella carica, posposte per cercare di porre fine allo stallo in cui il Consorzio vive da molti anni.

Avevamo ipotizzato:

  1. Predisposizione e presentazione di una proposta di concordato per il ritorno in bonis – Piano Industriale.

Con le precedenti Gestioni Commissariali si sono avuti numerosi incontri sull’argomento e sono state fornite rassicurazioni in merito, con la ferma volontà di procedere alla presentazione di una proposta di concordato con salvaguardia di tutti gli asset aziendali e soprattutto i relativi posti di lavoro.

L’obiettivo principale restava il ritorno in bonis dell’azienda da restituire integra al territorio con salvaguardia di tutti i lavoratori. E’ mancato, tuttavia, un coinvolgimento nella scelta delle linee guida e nelle modalità ed individuazione degli obiettivi da raggiungere. Non si conosceva la tipologia tecnico/giuridica della redigenda proposta ed i correlati obiettivi da conseguire, lo stato dei lavori, l’elenco degli eventuali immobili strumentali da dismettere, i tempi di esecuzione, etc. etc.  In realtà, si è “navigato a vista”, conoscendo soltanto che era in corso di elaborazione la suddetta proposta e null’altro. Tutto ciò, nonostante le continue richieste di consultazione sull’eventuale volontà di dismissione degli immobili aziendali, nonché sull’elaborazione dei Piani Industriali. 

  1. Manifestazioni d’interesse pervenute al Consorzio.

Risultano agli atti del Consorzio numerose manifestazioni d’interesse relative ad acquisizioni sia di immobili che di singoli settori aziendali, nonché proposte di fitto d’azienda. Ma questi atti, note, lettere di intenti ecc. ecc. non sono stati mai condivisi, ufficializzati e/o rappresentati alla scrivente Organizzazione Sindacale dalle precedenti Gestioni Commissariali; e a quanto ci risulta anche indicati e sollecitati dal Ministero preposto (MISE).

È di tutta evidenza, però, l’importanza che tali svariate ipotesi, sia in positivo che in negativo, avrebbero potuto incidere fortemente nel contesto delle attività consortili e sul futuro stesso del Consorzio.

Pur ribadendo, in primis, la priorità di presentazione di una proposta di concordato idonea a garantire il ritorno alla ordinaria gestione dell’intera azienda (più volte indicata anche dal Ministero), tra le suddette proposte ed interessamenti la FAI – CISL (territoriale e nazionale) aveva ritenuto sicuramente positiva quella formulata dai Consorzi Agrari d’Italia (CAI) che, dando seguito a pregresse comunicazioni, avevano prodotto una dettagliata proposta di “fitto d’azienda”, con previsione di investimenti per milioni di euro, anche finalizza al successivo acquisto.

Essendo le attività svolte dal CAI perfettamente sovrapponibili a quelle del Consorzio, l’auspicato acquisto rappresenterebbe l’approdo naturale del Consorzio.

Ma, in concomitanza alle varie iniziative, arrivavano voci e indiscrezioni in ordine ad una ventilata e sciagurata vendita dello storico complesso aziendale della Cantina di Foglianise, pezzo strategico ed assolutamente vitale per il prosieguo delle attività consortili. E il concretizzarsi di tale vendite “spezzatino” rendeva, a parere della FAI CISL, non più perseguibile l’ipotesi del concordato e, probabilmente, neanche quella del fitto proposto dal Consorzi Agrari d’Italia.

Abbiamo sempre ribadito, NO a vendite parziali e speculative.

Ma, ormai l’infinita storia del Consorzio Agrario, è arrivata al “termine” con l’avvenuta pubblicazione dell’avviso di vendita.

La FAI CISL IrpiniaSannio, ribadisce l’impegno a tutti i livelli per la salvaguardia dell’integrità aziendale del Consorzio Agraria Provinciale di Benevento, affinché quest’ultimo possa continuare ad essere il punto di riferimento per gli agricoltori e per l’intero comparto agro-Industriale Sannita, continuando a fornire assistenza agli agricoltori ed all’intero comparto agricolo e – soprattutto – garantendo il mantenimento e l’ulteriore sviluppo dei livelli occupazionali.