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Benevento – Umanità: questo è il tema scelto per l’ottava edizione del Festival Filosofico “Stregati da Sofia” che partirà il 3 marzo e si concluderà il 14 maggio, con il patrocinio del Ministero dell cultura, della Città capoluogo e della Prefettura.

Il Festival 2022 si caratterizza per un ritorno graduale in presenza dopo 2 anni condizionati dal Covid e dagli incontri in maniera telematica. 

Come location saranno utilizzate l’Auditorium Sant’Agostino e il San Vittorino con la collaborazione dunque dell’Università del Sannio e del Conservatorio Nicola Sala. Saranno 1000 gli alunni iscritti a questo nuovo anno oltre agli adulti, 12 i licei invitati. Il programma prevede anche il ritorno dell’appuntamento con Filosofia in musica con i ragazzi impegnati con la lectio magistralis. 

Previsto anche l’appuntamento di filosofia e danza con uno spettacolo di chiusura del Festival al Teatro Romano il 14 maggio con la premiazione “Io filosofo” Filosofia e danza Spettacolo Humankind a cura della Compagnia di Balletto di Benevento diretto da Carmen Castiello  

Questo pomeriggio nella sala Demm dell’Aula Ciardiello – Via delle Puglie c’è stato un prologo con la relazione di  Giuseppe Patota che ha illustrato il significato e l’importanza della parola “Umanità”.

Presenti questo pomeriggio  il Prefetto Carlo Torlontano e il Procuratore Aldo Policastro

Ad introdurre la Conferenza l’ideatrice del Festival, la docente Carmela D’Aronzo. “Si deve costruire una società migliore dopo il Covid. Come ci ha trasformato la pandemia? Quali sono i rapporti che abbiamo con gli altri con la società? Vogliamo quindi soffermarci sul significato della parola umanità. Far riflettere i ragazzi sull’uso delle parole e pronte ad affrontare la vita”.

Il Rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora, si è detto soddisfatto: “C’è la necessità di costruire una comunità. Il tema scelto per questa edizione è appropriato e conforme al momento storico che stiamo vivendo. L’Umanità sarà legata alla tecnologia  e anche questo tema sarà affrontato dopo che le nostre vite sono state sospese per 2 anni dalla pandemia “

Per il Comune era presente l’assessore comunale alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini che ha voluto sottolineare la grande mole di lavoro dell’ideatrice Carmen D’Aronzo e il tema scelto quest’anno possa essere inteso come  i rapport intesi  verso la famiglia verso la collaborazione  e non la competizione.

Poi c’è stata la lectio magistralis di Patota che ha parlato ai ragazzi con mappe linguistiche: ricostruendo la parola umanità partendo dal presupposto che il riferimento è all’essere umano e non come individuo di essere maschile.