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E’ cominciata questa mattina la raccolta firme per il referendum comunale sulla gestione pubblica dell’acqua. Tre i punti di raccolta attivati dal Comitato promotore ‘Acqua Bene Comune’: alla Parrocchia Sacro Cuore dei frati Capuccini (dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20); al corso Garibaldi nei pressi della Prefettura (dalle 10 alle 13); all’ex edificio scolastico S.Modesto al rione Libertà (dalle 10 alle 12).

Presenti ai banchetti, oltre agli attivisti del comitato, alcuni consiglieri comunali che hanno dato la propria disponibilità ad autenticare le firme. I primi a scendere in campo sono stati Anna Maria Mollica (che si darà il cambio con Delia Delli Carri), Italo Di Dio e Pina Pedà. Ad accogliere l’invito anche Marianna Farese, Cosimo Lepore e Marialetizia Varricchio.

E nonostante il primo freddo invernale, qualche goccia di pioggia e la domenica senza auto, cominciano a registrarsi le prime file ai gazebo. Ci sono i convinti, i curiosi e quelli in cerca di ulteriori e maggiori informazioni.

L’acqua è un bene che non va privatizzato. Lo dicono diversi organismi internazionali e lo ha sancito la volontà popolare con il voto sul referendum del 2011. Siamo qui per ribadire un principio. La gestione dell’acqua deve restare pubblica” – spiega loro Franco Lucia, uno dei promotori del Comitato.

Per tenere il referendum, che, ricordiamolo, ha un valore consultivo e dunque non prevede un quorum né determina obblighi, servono le firme di tremila beneventani. La raccolta proseguirà fino al marzo del 2019 secondo un calendario che sarà comunicato di volta in volta.