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Benevento – “L’attenzione deve restare sempre alta affinché il Sannio continui a rimanere un territorio non fertile per la criminalità organizzata“. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Francesco Sansobrino, ha pronunciato queste parole intervenendo al convegno organizzato dal Forum dei giovani della provincia di Benevento

Un incontro, svoltosi nella Sala Gianni Vergineo del Museo del Sannio, focalizzato sull’ecomafia e sul business della criminalità in questioni legate all’ambiente. Una tipologia di reato che trova linfa in una provincia come quella sannita, esposta agli assalti delle organizzazioni extraprovinciali ma anche endogene. Il forum dei giovani e la Procura della Repubblica di Benevento sono in prima linea, insieme con Libera, per porre un argine alla deriva malavitosa di un territorio che vuole essere indenne dagli appetiti criminali.

I giovani si sono interrogati su un tema tanto delicato e importante nella prima uscita pubblica dell’Organismo di rappresentanza democratica, nato pochi mesi fa dopo un voto del Consiglio Provinciale. Questa, peraltro, vuole esser anche la prima di una serie di discussioni e confronti su temi di fondamentale importanza, avendo sempre al centro dell’attenzione la lotta alle mafie e il rispetto dell’ambiente, cercando di sensibilizzare le giovani generazione verso quei valori che ogni singolo cittadino dovrebbe perseguire.

Il presidente del Coordinamento del Forum, Daniele Belmonte, nell’introdurre la discussione odierna, ha spiegato: “Pensiamo che sensibilizzare i giovani su queste tematiche legate alla sostenibilità ambientale e alla lotta alla criminalità organizzata sia fondamentale. Noi vogliamo inculcare nei ragazzi il senso di responsabilità, in modo da non fare finta di niente. Benevento non è un’isola felice e bisogna sensibilizzare la gente a discutere e affrontare questi temi“.

Il referente provinciale dell’Associazione Libera, Michele Martino, ha sottolineato: “I giovani sono le sentinelle più attive sui territori. Anche il Sannio deve fare i conti con i reati ambientali, non possiamo certo dimenticare ciò che è successo a Morcone o a Sant’ Agata dei Goti, oppure l’impianto di compostaggio a Sassinoro o la discarica di Sant’Arcangelo a Trimonte. Sono tutti esempi che devono portare al rispetto ambientale. Non deve esserci indifferenza. Occorre prevenzione e occorre denunciare per arginare. Nel nostro territorio deve esserci la forza“.

Il Pm Sansobrino ha, dal canto suo, sottolineato: “La società civile deve interrogarsi su argomenti che toccano la collettività. E’ il primo segnale del cambiamento. I rifiuti rappresentano un costo ma anche un valore e  un bene commerciale, possono, inoltre, attirare gli appetiti della criminalità. Anche settori che agiscono ai confini della legalità, che sono poco trasparenti, possono piombare nella illegalità“.