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Benevento – “Rischiano di sparire  entro i prossimi 10-15 anni intere comunità meridionali“. E’ una fosca previsione quella dell’Arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accorcca, il quale ha aperto stamani la Pastorale delle aree interne al Centro la Pace sulla collina di Pacevecchia a Benevento. Evento al quale hanno partecipato venti Vescovi di tutto il Mezzogiorno.

Lo spopolamento del Mezzogiorno e dei piccoli borghi è una drammatica realtà del nostro Paese, attestata ormai da anni dall’Istituto nazionale di Statistica e dalla evidenza dei fatti. Un vero e proprio dramma che si consuma sotto gli occhi di tutti e che non può lasciare indifferenti. Il rischio concreto è che non rimanga più nulla di una lunga storia e di profonde radici.

Molti stanno dando l’allarme su questo tema, tra questi si è distinto l’irpino Franco Arminio. Oggi la Chiesa cattolica, con in testa l’Arcivescovo di Benevento, è tornata a far sentire la propria voce contro questa emergenza sociale. Lo aveva già fatto nel 2019 quando promosse a Benevento una riunione dei Vescovi della Campania che firmarono, nel Palazzo Arcivescovile, il documento “Mezzanotte del Mezzogiorno“, che fu poi presentato alle massime Autorità dello Stato.

In questi due anni la situazione demografica nel Sannio, nel Mezzogiorno e in tutta Italia è peggiorata. Mons. Accrocca ha pensato, così, di alzare ancora di più la voce. Da nove Regioni si sono riunite nel capoluogo del Sannio i vertici delle periferie del Paese che non vogliono alzare bandiera bianca. In realtà il problema è talmente noto e di grande attualità che l’attivismo di mons. Accrocca nella denuncia e nella richiesta di una risposta forte da parte delle Autorità civili ha trovato la più convinta e cordiale accoglienza da parte delle Curie di tanti angoli del nostro Paese.

Dal 24 al 26 giugno 2019 si tenne a Benevento il Primo Forum degli Amministratori Campani che, il 12 giugno, era stato benedetto da un documento di Papa Bergoglio. Oggi, dopo la stasi creata dal Covid, si cerca di dare una dimensione veramente sovraregionale a un tema che abbraccia l’intera dorsale appenninica, le stesse aree montane delle Alpi, ma anche le zone interne della Sicilia e della Sardegna. Insomma, si tratta di un problema nazionale che non può lasciare insensibili né la stessa Chiesa, né lo Stato. Del resto è in gioco la sopravvivenza della nostra stessa civiltà occidentale, della stessa cattolicità, dello stesso Cristianesimo.

Da qui la mobilitazione dei vescovi. E non a caso è presente a Benevento il Segretario generale della Conferenza Episcopale italiana, Mons. Stefano Russo. Mons. Accrocca ha spiegato: “Le aree interne devono essere questione nazionale. Devono rappresentare per il Governo centrale uno stimolo. Non possono essere considerate aree marginali. Occorre un progetto intelligente a medio lungo termine per aiutare questi territori. Avviamo una riflessione, sappiamo bene che non possiamo fermarci”.

Don Giuseppe Mazzafaro, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’Goti ha sottolineato come occorra una pastorale adatta ai territori: ” Questi territori vasti, frammentati chiedono un supporto diverso. Bisogna essere accanto al popolo per capirne le esigenze”.

Presente, come detto, mons. Stefano Russo della Cei. il quale ha sottolineato: “E’ significativo che dal Mezzogiorno nasca questa provocazione. Ma ritengono che le problematiche, anche se diverse, tocchino anche altri territori. E’ un problema che riguarda soprattutto le opere infrastrutturali. Bisogna migliorare la condizione di vita e occorre sinergia, essere propositivi, trovare strade condivise per nuove soluzioni“.

Presente, infine, anche il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, per portare portare il suo saluto ai vescovi. “Bisogna puntare sul recovery fund ma occorre anche puntare sulle infrastrutture. Noi abbiamo tentato di eliminare l’isolamento. Purtroppo Benevento e Avellino perdono cittadini ogni anno. Servono strumenti adeguati. Noi abbiamo cercato di creare una sorta di città culturalmente attrattiva. Anche l’avvento di Italo lo ritengo una cosa fondamentale per il nostro territorio“, ha dichiarato il primo cittadino.