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Continua il botta e risposta a distanza tra Forza Italia e Noi di Centro. A tenere banco, nelle ultime ore, una duplice questione: la paternità del Teatro Comunale e la gestione amministrativa della Provincia di Benevento

Dura la nota dei consiglieri provinciali forzisti Vincenzo Fuschini e Anna Iachetta, in risposta al presidente della Provincia Nino Lombardi che ha minacciato di querela l’on. Rubano per le parole usate nella conferenza stampa di ieri

“Nel ribadire la totale condivisione della linea politica del nostro segretario provinciale on. Rubano, rinviamo al mittente ogni forma di pressione velata dove la querela in sede giudiziaria è troppo spesso utilizzata come strumento per silenziare il dibattito politico. Nessuno di noi e’ rimasto impressionato. Andremo avanti seguendo la strada tracciata.  Esprimiamo la nostra solidarietà all’on. Francesco Maria Rubano e con la medesima determinazione comunichiamo che abbiamo appena inviato al protocollo dell’Ente Provincia a mezzo pec una richiesta di parere pro veritate per verificare l’insussistenza di incompatibilità ex decreto legislativo n.39/2013 del Presidente dott. Nino Lombardi, non essendo tuttora collocato in aspettativa nel suo Ente di appartenenza,  con richiesta di inoltrare te istanza anche all’Anac. Tale richiesta, nel solco delle nostre prerogative, è finalizzata a chiarire ogni possibile criticità che possa configurare  un pregiudizio dell’Ente Provincia di Benevento con evidenti ripercussioni anche sul buon andamento dell’Ente stesso”. 
 
Sulla paternità del Teatro Comunale, invece, all’intervento di De Pierro ha fatto seguito una nota stampa del consigliere comunale di Calvi, Mario Mirra:
 
“Le dichiarazioni del vice sindaco di Benevento, Francesco De Pierro, oltre ad esprimere contenuti di basso profilo politico, sia nella forma che nella sostanza, rappresentano l’eclatante servilismo obbligato al fine di mantenere viva la speranza o la promessa di essere il successore dell’attuale sindaco di Benevento. Un film che si ripete, i cui protagonisti hanno avuto tutti lo stesso epilogo: Casamassa, Errico, Spina e tanti altri. Al vecchio ice sindaco De Pierro suggeriamo di conservare una condotta diversa, non sottomessa al capo pur di sperare nella garanzia di una successione. Gli suggeriamo di avere la stessa dignità che in tanti hanno avuto e continuano ad avere nel dire la propria, di non compartecipare a disegni familiari, di sottrarsi alla triste competizione per il primato di ordini di panettoni natalizi e di colombe pasquali pur di entrare nelle grazie di chi non fa politica per un progetto collettivo. Anche per tali ragioni, il suo sindaco è stato espulso dall’intero sistema partitico italiano e resterà nella storia con questa macchia indelebile. 
Al vice sindaco non abbiamo né la presunzione e ne’ il tempo di impartire  lezioni serali di politica, ma possiamo garantirgli che ognuno di noi non ha l’esigenza di soddisfare bisogni  aziendali o professionali familiari, ne’ tantomeno ha mai indossato la livrea sulle spalle pur di ambire ad incarichi. De Pierro si metta l’anima in pace, un eventuale successore  resterà sempre nel nucleo familiare e certamente non sarà il vincitore della prossima tornata elettorale. Ci dispiacerebbe che attraverso il “divide et impera” o altre tattiche consumatesi su tante persone, fosse la ennesima vittima sacrificale di chi disegna le strategie politiche fregando sempre il prossimo”
 
A chiudere il dibattito la durissima nota del consigliere comunale Antonio Picariello che ha schernito l’atteggiamento di Forza Italia e dei suoi dirigenti, definendoli dalla “dignità politica discutibile”:
 
“Pretoriani e perfetti carneadi si prestano, con dignità politica discutibile, a fare da bodyguard mediatici ad un deputato che crede di intimidire verbalmente chiunque osi contestarlo o sottolineare il nulla che continua a produrre per il territorio. Non intimidisce nessuno, la realtà è che Rubano crea cortine fumogene per coprire lo zero nella casella risultati per il Sannio. E’ un marketing politico scadente. Comunque registriamo l’avvilente assenza di cultura istituzionale di cui è preda Forza Italia che manda in trincea ultras, che a Calvi hanno raccolto figuracce elettorali, per provocare  il Vicesindaco della Città: mancano di rispetto alla carica istituzionale  e soprattutto in questo modo alla Città. Non vorremmo che quello che dovrebbe essere un partito di cultura moderata, sia stato trasformato a Benevento in un gruppo di invasati mediatici pronti a buttarla sempre in rissa, senza approfondire i temi, come in questo caso lo status di monumento nazionale per il Teatro Comunale.
Le ridicole profezie politiche di questo carneade sono incommentabili: l’onorevole Clemente Mastella è un leader nazionale e irripetibile. La sua successione si misurerà sui risultati dell’Amministrazione in carica, su ciò che è stato prodotto per la Città. Su questo e solo su questo sono concentrati il Sindaco Onorevole Clemente Mastella, il Vicesindaco Francesco De Pierro e tutta la squadra di governo. Sulla cultura di governo, e non solo, siamo noi disposti a impartire lezioni serali.
Alcune certezze ci sono. La prima è che il signor Mirra ha molta strada davanti per risalire dall’ultimo posto in cui si è posizionato alle comunali di Calvi, tanto eletto consigliere solo perché candidato a Sindaco, piuttosto chiediamo a lui le grandi ragioni ideali che lo hanno spinto verso FI e Rubano, se ci sono e di quale natura sono: professionali, politiche, sociali?  La seconda è che il suo capo dovrà sempre sperare in una congiuntura astrale che porti una intera coalizione a sostenerlo per staccare il biglietto Puglianello-Roma. La terza è che il prossimo Sindaco di Benevento non lo decideranno, né i consiglieri di minoranza di Calvi, né Rubano. Ma i cittadini di Benevento, su questo unici sovrani”.