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Per outsider si intende chiunque non sia considerato nella rosa dei probabili vincitori di una gara. Definizione da dizionario che nessuno meglio di Leonardo Ciccopiedi sta interpretando in queste settimane di avvicinamento al 29 gennaio, data ultima per la presentazione di liste e candidati per le politiche.

Di lui non si trovano tracce nel dibattito politico beneventano. Non si ricordano candidature né c’è memoria di incarichi di partito. Ma sarebbe proprio questa la sua forza. Un nome nuovo, lontano dagli apparati, un imprenditore, giovane. Berlusconiano da sempre e senza macchie (la foto è ovviamente tratta dalla sua pagina facebook)..

Roba che ti fa guadagnare punti nei curriculum in attesa di valutazione ammucchiati nelle stanze di Arcore.

Figuriamoci se hai pure qualche amicizia da spendere. E nel caso di specie, può tornare utile – eccome se può tornare utile – quel legame costruito anni fa, in tempi non sospetti, con Francesca Pascale, divenuta nel frattempo la compagna del leader. Donna capace di farsi ascoltare a villa San Martino.

Un jolly nelle mani di Leonardo Ciccopiedi. Che di carte comunque ne sta calando anche altre, in questa partita. Tanto da far innervosire Nunzia De Girolamo, abituata a dominare indisturbata il tavolo di gioco di Forza Italia nel Sannio.

Le candidature seguiranno il percorsi indicato dal partito e premieranno il lavoro di chi da anni si spende nel territorio” – ha tuonato la parlamentare nei giorni scorsi, non appena Ciccopiedi ha reso pubblica la sua aspirazione. Ovvero la candidatura nel collegio uninominale di Benevento della Camera.

Postazione destinata, nelle intenzioni della De Girolamo, a Fernando Errico, coordinatore provinciale del partito.

Una indicazione che non spaventa Ciccopiedi. Tutt’altro. Errico è considerato il ‘rivale’ ideale. Perché si presta benissimo alla contrapposizione che l’outsider vuole incarnare: il nuovo contro il vecchio, la società contro l’apparato. Lui berlusconiano sempre, l’altro con qualche pausa di troppo (nel 2015 Errico era candidato col Nuovo Centrodestra).

E come ogni berlusconiano che si rispetti, Ciccopiedi si fa forte pure di una rilevazione sondaggistica. Carte prontamente inviate a Milano, ovviamente. Ma ‘per conoscenza’ anche – assicurano i beninformati – ad altri esponenti del centrodestra sannita, nell’auspicio di intercettarne i favori. D’altronde, cosa avrebbero da guadagnarci ‘gli altri’ dall’elezione di Errico?

Infine, pure a Napoli Ciccopiedi si sarebbe conquistato qualche simpatia influente, dalle parti del centro direzionale, disposta a sponsorizzarne le ambizioni, al costo di litigare con la De Girolamo.

Storie da dietro le quinte, destinate magari a crollare come un castello di sabbia.

E allora non ci resta che attendere l’esito di questa storia. Esito statisticamente scontato, visto che nove volte su dieci il favorito batte l’outsider.

Vero anche, però, che una volta su dieci l’outsider vince.