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Tempo al tempo” aveva detto mister Auteri solo due giorni fa a chi gli chiedeva in conferenza stampa del quasi totale inutilizzo di Carfora. L’ultimo gettone di presenza del classe 2006 risaliva al debutto al ‘Liguori’ contro la Turris quando Andreoletti lo gettò subito nella mischia facendogli assaporare la rudezza della Lega Pro. Da quel giorno, poi, più nulla con Carfora costretto a seguire il resto della stagione sempre dalla panchina, complice una fisicità ritenuta forse non ancora adeguata al clima di perenne battaglia che si respira nella vecchia serie C. Ma il tempo, come si dice in questi casi, gli ha dato ragione e dopo mesi trascorsi ad allearsi sempre al massimo, a Picerno il furetto giallorosso ha avuto la sua opportunità regalando tre punti di platino alla truppa di Auteri.

Don Gaetano nella sua lunghissima carriera è sempre stato un maestro nella gestione prima dell’uomo e poi del calciatore. “Io non abbandono nessuno“, ha precisato sabato davanti ai microfoni a chi gli imputava l’eccessivo turn over messo in atto contro il Cerignola. L’integrità del gruppo, ragionando in prospettiva, è sempre più importante del singolo. Anche con Carfora ha avuto pienamente ragione Auteri, che a Picerno avrà visto nel ragazzo gli occhi della ‘tigre’ quando si è girato verso la panchina per decidere i cambi. Ventitré minuti, tanto è bastato all’attaccante della Strega per regalarsi la soddisfazione del primo gol tra i professionisti, dopo le valanghe di reti realizzate nel settore giovanile del Benevento. Tra le sue vittime illustri c’è stato anche il Milan, fermato sull’1-1 all’Avellola nel maggio del 2022 nella gara di andata dei playoff per l’assegnazione dello scudetto di categoria. In quella gara Carfora, punto fermo dell’Under 16 giallorossa pur giocando sotto età, fece letteralmente impazzire i rossoneri di Abate, ora sulla panchina della Primavera del Milan, che poi avrebbero perso solo in finale contro la Roma.

Da lì è stato un crescendo di emozioni per lo scugnizzo originario di Barra, passando per l’esordio in serie B contro il Sud Tirol e il successivo debutto dal primo minuto a Bari diventando il più giovane 2006 del calcio italiano a partire titolare in ambito professionistico. Poi sono arrivate anche le convocazioni nelle Nazionali Under 17 e 18. Il resto è storia recente con la prestazione di Picerno che non va ridotta solo al gol: al ‘Curcio’ Carfora ha dimostrato di non temere la rudezza del gioco della Lega Pro tenendo botta anche da un punto di vista caratteriale nel finale quando è andato, senza paura, a dirne quattro ai difensori del Picerno a gioco fermo. Il futuro? Ora è tutto nelle sue mani, a patto però di rimanere sempre sul pezzo senza inutili voli pindarici.