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Fragneto Monforte (Bn) – Prendono avvio i PUC del Comune di Fragneto Monforte, tra i primissimi Comuni della Provincia di Benevento ad averli avviati.

Gli Uffici comunali preposti hanno in una prima fase mappato il territorio comunale, individuando i bisogni e le esigenze della comunità per incrociarle con le opportunità che le risposte a questi bisogni offrono in termini di valorizzazione e crescita delle persone coinvolte, in coerenza con le competenze professionali e le propensioni individuali. I progetti approvati prevedono il supporto alle attività di tutela del patrimonio comunale, verde pubblico e area cimiteriale, spazzamento e pulizia immobili comunali.
 
Nella mattinata odierna sono stati convocati i primi 6 percettori del Reddito di Cittadinanza che prenderanno parte ai Progetti precedentemente approvati dalla Giunta Comunale.
 
“A Fragneto – si legge in una nota dell’amministrazione – grazie ai PUC saranno impiegati a partire da LUNEDI’ 15 MARZO, dopo una preliminare visita medica di idoneità all’impiego, nostri concittadini con la speranza che possano essere protagonisti di un’esperienza realmente formativa e lavorativamente inclusiva e l’effetto positivo di cui si può giovare l’intera comunità, attraverso l’impiego mirato di tante persone in progetti tesi al bene comune e all’interesse pubblico.
 
Un progetto che risulta necessario e molto utile perché consente, da un lato, ai precettori di reddito di cittadinanza di svolgere attività a vantaggio della cosa pubblica e, dall’altro, di impiegare al meglio e secondo una logica di maggiore equità e giustizia le risorse destinate a finanziare il sostegno al reddito previsto dal Governo con la misura del RDC.
Un modo per dare valore anche al reddito percepito, che non diventa più una mera forma di assistenzialismo ma che si inserisce in una logica di valorizzazione dell’idea di lavoro, intesa come espressione massima della dignità dell’individuo.
 
Un ringraziamento sentito agli Uffici Comunali dei Servizi Sociali che hanno lavorato, nonostante le tante difficoltà operative legate al Covid, per giungere ad avere quanti più progetti possibili pronti, nel momento in cui da parte dello Stato e dei Centri per l’impiego fosse stato completato l’iter burocratico”.