Benevento – Tanti studenti, due associazioni, un corteo. A piazza Risorgimento si è svolta un’altra tappa dei “Fridays For Future”, evento all’insegna della lotta ai cambiamenti climatici. Non sono mancate le polemiche, perché al di là del tema molto sentito, due associazioni si sono contese la paternità dell’organizzazione dell’evento.
Ai giornalisti hanno infatti parlato sia Giulio Maria Miele, rappresentante del collettivo Masc, che Roberta Zoppoli, referente dell’assemblea territoriale Fridays For Future Sannio. “Ci teniamo molto che queste tematiche siano affrontate da istituzioni e studenti – ha dichiarato Giulio Maria Miele – In strutture e uffici non si fa ancora la raccolta differenziata e questo è gravissimo. Vogliamo lanciare un messaggio a tutti: bisogna fare la raccolta differenziata e prestare massima attenzione alla questione riguardante la presenza di amianto negli stabili. Portiamo all’attenzione le tematiche beneventane, lanciamo un messaggio a studenti ai lavoratori: in ogni luogo, nel proprio piccolo, si può fare qualcosa. Bisogna fare proprio questo messaggio e portare avanti questa missione”.
Dello stesso tenore il messaggio di Roberta Zoppoli: “Ci troviamo innanzitutto alla settimana conclusiva dello sciopero mondiale per il clima. Anche a Benevento si scende in piazza perché l’ultimo rapporto ci consegna dati che creano allarmismo. Anche a Benevento c’è una mobilitazione e la missione è quella di far dichiarare al Comune e alle istituzioni lo stato di emergenza climatica. In Gran Bretagna le proteste hanno funzionato, speriamo funzioni anche da noi, in una città che si è sempre mostrata molto sensibile al tema del cambiamento climatico”.
Nonostante la bontà dei gesti e le similitudini tra i pensieri esposti, attraverso una comunicazione diffusa nella stessa mattinata, l’assemblea territoriale di Fridays For Future è tornata sull’equivoco ribadendo la propria estraneità rispetto all’organizzazione Masc rappresentata da Miele.
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