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Funerali strazianti ad Airola, in provincia di Benevento, per Liberato Ruggiero, il 18enne morto ieri mattina a causa di un male incurabile. Questo pomeriggio, nella chiesa Monumentale della Santissima Annunziata, la comunità ha dato l’ultimo addio ad un ragazzo amato da tutti e morto troppo presto. Il ragazzo era una giovane promessa del calcio campano con un passato nel settore giovanile della Cavese e cresciuto calcisticamente nella squadra dell’Oasi Sanfeliciana.

Liberato aveva solo 18 anni ed è morto presso la Congregazione delle suore di SS Addolorata di Roma. La sua battaglia contro la malattia, scoperta qualche anno fa, aveva coinvolto tutta la cittadina di Airola che ora si unisce alla disperazione della famiglia: lascia la mamma Lucia Buonanno, il papà Alessio, la sorella Pasqualina e i nonni Liberato e Pasqualina che gli sono stati vicino fino agli ultimi momenti.

Centinaia di persone sono accorse nella chiesa del paese, un tappeto umano che ha accompagnato Liberato nell’ultimo viaggio, fra lacrime, fiori e palloncini bianchi. Il 18enne è stato ricordato durante l’omelia recitata da Emanuele Zippo, parroco di San Michele a Serpentara – chiesa di cui il compianto giovane faceva parte – e la scena straziante della sua bara bianca con le sciarpe e le magliette delle squadre dove aveva militato negli anni, ha scosso gli animi di quanti erano accorsi a dargli l’ultimo saluto. “Liberato era felice e viveva il suo sogno: il calcio. La sua passione. Liberato ha lottato tanto, è un grande guerriero e anche se ha perso la sua battaglia, ha vinto quella della vita eterna. Liberato non è morto, è vivo. Grazie per il tuo esempio e arrivederci in paradiso”, queste le toccanti parole del sacerdote.

Parole che hanno commosso tutti come i ricordi dei tanti amici che gli volevano bene e che hanno affollato il luogo di culto che non è riuscito a contenere tutti. Tanti sono rimasti fuori dalla chiesa e all’uscita del feretro, in aria sono stati lanciati decine di palloncini bianchi. “Caro Liberato – recita il manifesto che gli hanno dedicato gli amici -, hai insegnato a tutti noi cosa significa lottare e affrontare le difficoltà che la vita ci pone sempre con il sorriso e con la giusta positività: per noi sei stato (e lo sei tutt’ora) un grande compagno (amico) ed insieme a te è volato un pezzo del nostro cuore. Ti porteremo per sempre nei nostri cuori, nella nostra coscienza e nel nostro ricordo. Gli amici”.

Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio che conoscenti e amici gli hanno dedicato sul web. Liberato aveva frequentato l’Istituto Tecnico Industriale ‘G. B. Lucarelli’ di Benevento dove aveva tanti amici, ma nell’ultimo anno si era spesso assentato per le cure. Dal canto suo anche la scuola del vicino capoluogo, ha voluto ricordare sulla sua pagina Facebook il 18enne scomparso. “Siamo colpiti per la grave perdita e siamo vicini alla famiglia in questa circostanza di dolore. È volato in cielo un ragazzo speciale, che il ricordo dei bei momenti passati insieme possa lenire il dolore della famiglia. Ciao Liberato “Campione” dentro e fuori dal rettangolo verde.. E’ morto a 18 anni Liberato Ruggiero, residente ad  Airola che, oltre ad aver giocato nell’Oasi, aveva trascorso la sua carriera nelle file della Cavese Calcio. Il cuore di Liberato si è arreso ad una terribile malattia ed è morto in un ospedale a Roma. Studente in un istituto industriale di Benevento, Liberato viveva ad Airola con il papà Alessio, la mamma Lucia Buonanno, sorella del sindaco della vicina Moiano, Giovanni Buonanno, e la sorellina Pasqualina”.