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Rassicurazioni e feedback positivi. E’ la conclusione che si è colta in serata presso la sede della Gesesa dopo l’allarme di 15 giorni fa circa l’asserita presenza fuori controllo di tetracloroetilene nell’acqua potabile dei pozzi della zona di Pezzapiana.

Gesesa ha voluto incontrare questa sera i cittadini della zona presso la sede della società partecipata dopo l’allarme della presenza fuori controllo di tetracloroetilene nell’acqua potabile dei pozzi della zona, vicenda che impose al sindaco Clemente Mastella di firmare un’ordinanza di divieto di utilizzo a uso potabile che rimase in vigore solo due giorni. Il clamore e soprattutto le preoccupazioni esplosi ormai 15 giorni fa, quando appunto furono rilevati valori oltre la soglia di legge, sono ancora oggi ben presenti nelle menti dei cittadini cui fu imposto di non utilizzare l’acqua del rubinetto per mangiare o bere. Per questa ragione è stato deciso di tenere un incontro pubblico sull’intera questione.

Dopo il blocco temporaneo della fornitura idrica che ha paralizzato metà del capolouogo, l’incontro di stasera tra la Gesesa e i cittadini che abitano vicino al pozzo di Pezzapiana si è caratterizzato per il raffronto tra i parametri di legge e i dati raccolti attraverso le analisi. All’incontro hanno preso parte il consigliere comunale e cittadino del quartiere Pezzapiana Marcello Palladino, il presidente di Gesesa Domenico Russo e l’amministratore delegato Salvatore Rubbo.

Quando abbiamo chiesto proprio a Rubbo cosa sia accaduto nei due giorni della crisi da tetracloroetilene, l’amministratore non si è voluto sbilanciare ed è rimasto nel vago: “Mi sono fatto un’idea ma non posso dirla”, ha chiosato. “Sono certo di aver rassicurato questi cittadini. Ho fatto vedere i dati e la trasparenza di tutta la società partecipata. Sul buon nome di Gesesa non ci dovevano mai essere dubbi”.

Il consigliere Palladino ha spiegato che “c’erano e ci sono tutt’ora le preoccupazioni. La città ha bisogno di serenità, di rassicurazioni e di fiducia ma si deve ora procedere al piano di caratterizzazione per verificare, approfondire e magari trarre nuovi dati nell’ottica di un costante monitoraggio. La presenza di tetracloroetilene rientra nei limiti dei parametri della potabilità”.