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Il 5 ottobre si terranno le elezioni provinciali per il Distretto Sannita dell’Ente Idrico Campano (EIC). A queste elezioni possono partecipare solo i sindaci dei 74 comuni del Sannio e decideranno, molto probabilmente di affidare la gestione dell’acqua sannita ad una SpA pubblico-privata.

Scelta di pochi che andrà nella direzione opposta e contraria a quella indicata chiaramente dai cittadini sanniti al Referendum popolare del 12 e 13 Giugno 2011, dove con una affluenza del 52% si impose il SI all’acqua pubblica ed il SI alla eliminazione del profitto sull’acqua con il 97%.

“La privatizzazione dell’acqua è continuata in tutti questi anni nel silenzio dei media e con la complicità di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, compresi i 5 stelle, di cui una stella, ricordiamolo era proprio l’acqua” commenta Giacomo Barone, candidato per il Partito Comunista alla Camera dei Deputati nel collegio sannita.

“Nonostante il sequestro degli impianti di depurazione, l’aumento delle tariffe, i mancati investimenti per l’efficientamento della rete idrica, l’obiettivo di Mastella e De Luca è quello di privatizzare la gestione dell’acqua nel Sannio, compreso l’affidamento del lago di Campolattaro, su cui le Multinazionali hanno rivolto la loro attenzione”.
Il Partito Comunista Italiano fa suo l’appello di Padre Alex Zanotelli ai sindaci sanniti ed è impegnato, come in passato, in questa campagna elettorale, a difendere l’Acqua Pubblica contro coloro che vogliono farne una merce.

Il riscaldamento climatico, la conseguente siccità, ci stanno spingendo in un era di forte scarsità, non si può permettere che l’acqua, bene vitale, vada nelle mani di quell’ 1% più ricco che ne trae profitto!