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Quarantatré minuti. Tanto è durata la speranza di veder approdare in Consiglio la discussione sulla crisi politica di palazzo Mosti. Come si ricorderà, la richiesta di dibattere in aula le ragioni che hanno spinto il sindaco a dimettersi era stata presentata il 29 gennaio scorso dal capogruppo del Partito Democratico Francesco De Pierro.

A sottoscrivere l’istanza, poi, erano stati gli altri componenti dei gruppi di opposizione, a partire dal Movimento Cinque Stelle che già in precedenza si era espresso per una ‘istituzionalizzazione’ della crisi. Di quella richiesta, però, si erano perse le tracce. Almeno fino alle 12.56 di questa mattina quando sul gruppo WhatsApp partecipato da tutti i referenti delle sigle che compongono il parlamentino cittadino il Presidente del Consiglio Comunale Luigi De Minico si è rifatto vivo annunciando la convocazione per domani, alle ore 11, della conferenza dei capigruppo. E considerato che da due settimane, ormai, il lavoro nelle commissioni è fermo, il pensiero di molti è andato subito alla proposta avanzata dal Pd. Fisiologica la considerazione successiva: Mastella ha deciso di affrontare in Consiglio la questione dimissioni.

E mentre già si fantasticava sul significato di questa decisione, sullo stesso gruppo Whatsapp è arrivato, alle 13.39, il contrordine: “La conferenza capigruppo è rinviata a data da destinarsi”. Sempre De Minico, ovviamente, il mittente.

E a questo punto restano da sciogliere due interrogativi: 1) Cosa aveva spinto il Presidente del Consiglio a convocare la capigruppo? 2) Perché la capigruppo è stata annullata? Nuovi quesiti che si aggiungono ai tanti che già si accompagnavano a una crisi che ormai si avvia al momento di svolta: è previsto per la giornata di domani, infatti, il rientro in città del sindaco Clemente Mastella.