San Leucio del Sannio (Bn) – La denuncia è di quelle che fanno rumore, che rompono il silenzio solitamente assordante della domenica pomeriggio. Arriva da San Leucio del Sannio, dal papà di uno dei calciatori in forza alla squadra di calcio locale impegnata nel campionato di Seconda categoria. Nel corso della partita vinta ieri dai ragazzi di Tranfa contro il Rione Libertà, Giorgio Zollo, esterno offensivo affetto da sordità, avrebbe subito insulti riguardanti la sua disabilità.
Il San Leucio, attraverso la sua pagina ufficiale, ha condiviso il messaggio del papà del giocatore che ha denunciato l’accaduto con parole forti. “Non c’è solo il caso Koulibaly, questa volta la discriminazione non riguarda il colore della pelle, ma una disabilità (la sordità)”, si legge. “Gli attori non sono stati gli spettatori ma un paio di giocatori avversari… colpirlo fuori dall’azione, quando l’arbitro non vede, è un po’ da vigliacchi… e soprattutto reiterare le umiliazioni definendolo ‘malato’ e ‘handicappato’ “.
Il post, che sotto pubblichiamo nella sua forma integrale, racchiude anche l’orgoglio di un papà testimone dei fatti citati: “E’ stato un sabato triste per lo sport che dovrebbe dare altri messaggi alle nuove generazioni. Giorgio, dopo una prima reazione naturale a questi attacchi di basso profilo, ha reagito come solo un vero uomo sa fare, dedicando tutto se stesso alla prestazione in campo, maiuscola, offrendo un assist vincente e regalandoci un gol stupendo. Ha dimostrato con i fatti che quegli appellativi non gli appartengono. Grazie allo sport e al suo carattere tenace ma buono sta vincendo la partita più importante, quella della vita. Più importante di una partita di calcio”.
Per la cronaca, la sfida in questione è terminata 4-2 per il San Leucio, che potrebbe aver compromesso i sogni di promozione diretta del Rione Libertà, scavalcato proprio oggi al primo posto dal Tufara Valle, vittorioso 2-0 sull’Apice. Tra due settimane il confronto diretto in vetta sarà, con ogni probabilità, risolutivo.
