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Il nostro lettore L. ci racconta la sua disavventura che si è consumata in mattinata, trascorsa come una pallina impazzita tra diversi uffici comunali di Benevento per risolvere un problema inerente i ticket per la mensa scolastica della propria figlioletta. Questo il suo racconto: 

“Per il servizio mensa il comune ha un app dove ho la possibilità di prendere visione del menù settimanale e dove ricarichiamo il credito per i pasti. Stamattina mi sono accorto che il credito era negativo dopo che avevo disdetto il servizio un po’ di tempo fa. Alle ore 7.30 effettuo una ricarica  da 20 euro tramite PagoPA ma non si aggiorna il credito automaticamente (i tempi di lavorazione sono di massimo 48 ore). Dalle 8.30 fino alle 10.30 chiamo ripetutamente i tre numeri messi a disposizione dal Comune di Benevento e presenti sul sito ufficiale ma non ho nessuna risposta. Provo a chiamare altri numeri ma il risultato è lo stesso, l’unica chiamata ‘risposta’ è quella ai vigili urbani: chiedo dove si trovasse l’ufficio istruzione e mensa scolastica, mi viene risposto a Palazzo Paolo V, raccomandandomi di andarci a piedi.

Arrivo a Palazzo Paolo V e l’unico ufficio che trovo è quello turismo: parlo con Fabozzi (meritevole di menzione perchè si è messo da subito a disposizione) mi dice che l’ufficio istruzione si è trasferito da almeno due anni al megaparcheggio.

Non è finita qui: richiamo la Polizia Municipale, mi risponde la stessa persona al quale ho chiesto informazioni precedentemente, riferisco che a Palazzo Paolo V non ci fosse più l’ufficio istruzione e mi dice ‘vabbè non è molto distante dal megaparcheggio e mi chiude la chiamata’.

Il signor Fabozzi chiama l’ufficio istruzione dal telefono comunale e magicamente, dopo aver ignorato una lunga serie di chiamate, rispondono al telefono. Sono ormai abbondantemente passate le ore 9.30, orario massimo per poter prenotare il pranzo per mia figlia che, ha seriamente rischiato di non pranzare per le lungaggini ed i comodi di chi, quando squilla il telefono, mette l’orecchio sordo davanti”.