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Nessun gol al passivo nelle ultime due partite, un balzo in avanti deciso nella classifica dedicata alle migliori difese del torneo, tanti elogi alla solidità. I difensori del Benevento strappano applausi e si godono il sereno dopo settimane turbolente. Cannavaro può sorridere, l’iniezione di fiducia è quanto mai opportuna in un periodo di forzati cambiamenti. Il Pallone d’oro, grazie alle due vittorie consecutive su Parma e Cittadella, ha migliorato notevolmente il suo ruolino di marcia portandosi a soli due punti dalla zona play off. Un dato puramente indicativo, come si è affrettato a precisare lo stesso allenatore nel post gara, perché il campionato ha già dimostrato di poter raggiungere un alto grado di imprevedibilità.

Sta di fatto che il Benevento per risalire la classifica ha sposato la tesi della difesa come miglior attacco. Se le punte fanno fatica a trovare la continuità auspicata, sono proprio i componenti del pacchetto arretrato a spiccare. A capo, neanche a dirlo, il polacco Glik. I numeri dicono che con lui dal primo minuto il tecnico partenopeo viaggia a una media di 2,5 punti a partita (contro il suo 1,27 complessivo): tre vittorie e un pareggio, peraltro ottenuto al debutto in panchina contro l’Ascoli, sfida che il centrale difensivo ha dovuto abbandonare per infortunio al 60′ sull’1-1. Chissà, fosse rimasto in campo saremmo qui a scrivere addirittura di un en plein. 

Al di là del discorso legato al singolo Glik, può confortare la reazione dell’intera fase difensiva ai continui e obbligati cambi di assetto e di interpreti in difesa. Domenica, con l’innesto di El Kaouakibi, il Benevento potrebbe infatti variare per la settima volta consecutiva la composizione della sua retroguardia, in quanto a partire dal match con il Bari in avanti c’è stata almeno una sostituzione tra i titolari rispetto all’impegno precedente. Una circostanza causata dai forfait per squalifica o infortunio di Pastina, Leverbe e Letizia, dall’alternanza dei terzini Masciangelo e Foulon sulla corsia sinistra e dal rientro dello stesso Glik dall’esperienza ai Mondiali di Qatar 2022.

Nel cambiamento Cannavaro ha dunque trovato conferme, complice il recupero di tanti centrocampisti che hanno dato ossigeno ad un’azione di ripiegamento altrimenti difficoltosa. Nel ciclo di riferimento sono infatti arrivati cinque risultati utili (le vittorie con Spal, Parma e Cittadella e i pareggi con Reggina e Bari) e una sconfitta contro il Palermo, in una serata che per fortuna la Strega è riuscita ad archiviare in fretta.