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Benevento – Una gioia per il Livorno, un dispiacere per il Benevento. Lorenzo Gonnelli, lunedì scorso, ha messo a segno il secondo gol della sfida tra labronici e sanniti, indirizzando i tre punti nelle mani della formazione di Breda. Eppure l’Armando Picchi era rimasto stranamente freddo al momento della rete del difensore livornese. «C’era un silenzio surreale, nessuno esultava», racconta lo stesso Gonnelli a “Il Tirreno“, «una sorta di illusione ottica ha ingannato quasi tutti anche in campo, non solo sugli spalti, ma io ho visto immediatamente la palla dentro e ho iniziato a correre verso la curva. È stata un’emozione pazzesca. Sulle punizioni e sui corner lavoriamo molto. Poi con uno come Alino è tutto più facile». Proprio Diamanti aveva sbloccato le marcature, permettendo al Livorno di battere i giallorossi e mettere per la prima volta la testa fuori dai play out. «Il Benevento è una corazzata: solido in difesa, fortissimo davanti. Noi siamo stati bravi a concedere poco, ma la chiave è stata un’altra», svela il centrale classe 1993, «abbiamo vinto tutti i duelli, nell’uno contro uno non c’è stata storia. È così che oggi si vincono le partite».