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Benevento – Il “Liceo Guacci” ha voluto ricordare questa mattina la figura di Don Peppe Diana, martire proprio nel giorno della sua festività onomastica della camorra casalese, nel 28° anniversario della sua esecuzione.

Nell’Istituto di via Calandra, ove è presente in onore del sacerdote un presidio di Libera, l’Associazione fondata da don Luigi Ciotti di lotta civile alla mafia, la dirigente scolastica, gli insegnanti e alunni hanno voluto ricordare quel figlio di Casal di Principe che voleva salvare la sua stessa gente e soprattutto i più giovani dalla piovra mortale di quella che è una delle cosche più sanguinarie della storia del Paese. Nel piazzale del “Guacci”, con un flash mob gli allievi hanno rievocato la figura di don Peppe attraverso le sue lettere e intervallate da un momento musicale. I ragazzi saranno il 21 marzo, giorno di primavera a Napoli in piazza Plebiscito per una manifestazione regionale dell’Associazione Libera.

“Per amore del mio popolo”: queste le parole del presbitero ucciso nella sagrestia della Chiesa di San Nicola che erano il manifesto ed il senso della sua missione pastorale e della sua lotta civile contro la mafia. E queste parole sono state ripetute dai ragazzi del Guacci nel corso della performance.

La dirigente scolastica Anna Gerarda Mazza ha sottolineato: “Da alcuni anni siamo presidio di Libera e intitolato a don Peppe. Abbiamo sempre spiegato ai nostri ragazzi che il suo sacrificio e la sua resistenza è stato legato alla protezione dei giovani del suo territorio. Per proteggerli dalla criminalità organizzata tante comunità scolastiche o parrocchie c’è il suo polo che lavora per e difendere i suoi valori del rispetto della giustizia e della legalità.    E’ importante avere un presidio scolastico per far sentire la voce dei ragazzi nella comunità”.

La dirigente ha poi voluto aggiungere: “E’ un periodo molto complicato come quello che stiamo vivendo, ma comunque facciamo riferimento alla vita di Don Peppe che ha vissuto momenti assai duri. Lui si è scarificato. Noi abbiamo avuto modo di conoscere la sorella di don Peppe e i suoi amici: e vogliamo percorrere la sua strada in sua memoria”.

L’azione Libera non si ferma. Già nel pomeriggio infatti l’associazione scenderà nuovamente in strada e leggerà i nomi delle giovani vittime innocenti nei pressi del Ponte Tibaldi.