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Si sono chiusi oggi, con l’ultimo tavolo conclusivo delle 17, i quattro giorni di maratona digitale longobarda e il bilancio generale è più che soddisfacente.

La scelta di organizzare questa maratona digitale come più volte ribadito nei vari tavoli è nata dalla necessità di organizzare i diversi siti in momenti di confronto per raccogliere i contenuti che saranno poi oggetto della stesura del nuovo piano di gestione del Sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)  (2021-2025).

Gli Hackathon sono veri e propri meeting, eventi ai quali partecipano esperti di vario genere e provenienza con l’obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni. Un Hackathon può avere diverse finalità, in ambito lavorativo, sociale, artistico e durare una giornata ma anche una settimana intera.

Obiettivo di un Hackathon è misurarsi con altre menti per arricchirsi in termini di conoscenze e competenze. Al contempo si possono incontrare persone con interessi comuni ma background diversi in termini di formazione, cultura e competenze. E proprio dall’incontro di stili di apprendimento e intelligenze diverse possono nascere soluzioni fuori dagli schemi.

“Il dato emerso –racconta Rossella Del Prete Presidente di Italia Langobardorum – è la fotografia di un’Associazione cresciuta, più matura e che ha imparato a fare dell’iniziale “complessità” dovuta alla distanza tra un sito e l’altro un punto di forza. Numerose progettualità proposte dai partecipanti infatti hanno visto come protagonista  “il Sito” nella sua totalità (tutti e sette i siti insieme ) collegati e in rete per dare l’immagine di un’unica identità longobarda. La voglia di ripartire, di rilanciarsi e “fare di più”, idee trasversali, alcune nuove e alcune che hanno come base le progettualità passate. Indice che il lavoro fatto fino ad ora ha funzionato e ci ha permesso di sviluppare sempre di più la singola identità mettendola in prospettiva su larga scala nazionale. Abbiamo capito che i Longobardi sono attuali, possono essere “Green” e creare temi di discussione per le scuole di politica, diventano il pretesto per organizzare itinerari culinari, in bici o i protagonisti di un videogioco. Questa modalità di “maratona virtuale” è stata intensa ma di assoluta soddisfazione”.