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Rachidi è un ventenne della Costa D’Avorio e la sua storia è un leit motiv di questi tempi: ha trovato accoglienza in Italia, nel Sannio si è formato ed ha trovato riparo e conforto. Ospite dello Sprar di Benevento, “Abibi” si è integrato alla grande, studente dell’istituto Alberghiero, la passione per il calcio (milita attualmente in una compagine dilettantistica), impegnato in tante attività collaterali, poi un sogno che si realizza: animatore turistico e strade che con Benevento si dividono momentaneamente per nuovi… lidi.

Rachidi è partito dallo Sprar di Benevento e si è ritrovato su un lettino del pronto soccorso dell’ospedale di Mercato San Severino, una sede che dipende dal “Ruggi D’Aragona” di Salerno. E quello che gli è successo ha dell’incredibile. Perchè ha capito che non avrebbe ricevuto un trattamento di cortesia ed ha registrato col telefonino l’accoglienza a lui riservata da una infermiera che, senza mezzi termini, gli ha urlato: “Devi morire, io non ti voglio vedere più”. 

Il giovane ivoriano si era recato in ospedale sabato sera per un dolore al petto ma alla fine, dopo una lunga serie di insulti ed improperi a lui riservati da una infermiera, ha deciso di lasciare il pronto soccorso senza alcun trattamento medico. Questo il suo messaggio sul suo profilo social: “Questa è l’Italia??? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove il Dottore ti dice “ devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero” dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. io sono fiero della mia razza e sono fiero di colore della mia pelle❤️”.

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