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Benevento – Tanta vita privata con il calcio giocato sullo sfondo. E’ spesso così quando Roberto Insigne rilascia un’intervista, e l’ultimo dialogo con le telecamere di Dazn non ha fatto eccezione. Il giocatore giallorosso è stato sollecitato a rispondere sul rapporto con il fratello Lorenzo, non nascondendo però che la consuetudine lo ha un po’ stancato: “E’ fastidioso che mi chiedano sempre di lui, per me è il giocatore più forte della serie A, c’è poco da aggiungere. Non c’è paragone con me, anche se nella mia carriera ho sentito in giro che sono più bravo e più veloce. La verità è che lui sta giocando a livelli altissimi e che io finora ho dimostrato di essere da serie B. Quando anche io dimostrerò di stare a certi livelli ne riparleremo”. 

Roberto si è poi soffermato sulle sue caratteristiche che si avvicinano più a quelle di un altro giocatore che a Callejon: “Con lo spagnolo ho in comune solo il ruolo, lui attacca la profondità in modo diverso rispetto a me e lo fa come nessun altro in Europa. Anche a me piace attaccare la profondità, ma per caratteristiche sono più simile a Di Maria, fatte le dovute proporzioni. Callejon mi dà molti consigli, così come Mertens e ovviamente mio fratello. Il loro parere è molto prezioso per me”. 

Nella famiglia Insigne si è iniziato a respirare calcio fin da subito: “Il più grande è Antonio, io andavo a scuola calcio con lui. Poi Lorenzo vedendo noi ha iniziato a insistere con i nostri genitori per iscriversi ma la mia famiglia non poteva permetterselo. Per fortuna il presidente della scuola calcio decise di prenderlo gratuitamente, visto che poi si è rivelato il più forte”. 

Non solo calcio, Roberto Insigne ha ‘rischiato’ di essere protagonista in un altro sport: “All’inizio non mi piaceva giocare a calcio, amavo di più andare in bici. Poi ho visto che ero sempre solo e ho voluto fare uno sport di squadra e ho deciso di iniziare. Devo dire che è andata abbastanza bene”. 

La forza mentale è da ricercare nella famiglia: “Ho una moglie e una figlia stupende, che mi danno forza ed equilibrio. Sono una persona molto giocosa, mi piace fare un po’ di scherzi, ma ho la fortuna di avere al mio fianco una donna intelligente che mi fornisce il giusto equilibrio ogni giorno”. 

Infine un retroscena legato a una maglia storica custodita con gelosia: “Ho la maglia dell’esordio di Lorenzo con il Napoli a Livorno. Lui la cercava e non poteva trovarla più, poi si accorse che l’avevo presa io. E’ un cimelio che custodisco con piacere perché ha un grande valore affettivo, oltre che essere un pezzo pregiato della sua carriera”